Noi lo avevamo scritto ” Arriverà un momento che i sanitari saranno costretti a scegliere chi far vivere e chi far morire” e lo avevamo scritto in tempi non sospetti, cioè domenica 8 marzo nell’articolo che trovate al link https://www.oggicronaca.it/2020/03/coronavirus-cosa-succede-se-ci-sono-piu-malati-che-posti-in-terapia-intensiva-si-privilegia-la-maggior-speranza-di-vita-dice-la-siaarti/.

Oggi, questo momento, purtroppo, è arrivato.


La triste notizia in un servizio andato in onda questa mattina, domenica 22 marzo, alle 10 su Sky (di cui vedete l’immagine in alto). La giornalista Tonia Cartolano di Sky (a destra nella foto) ha intervistato due sanitari della Marina Militare che sono giunti in soccorso medico all’ospedale “Niguarda” di Milano per mancanza di personale, e le loro parole sono state agghiaccianti di una situazione ormai da paura.

I due hanno ammesso che non ci sono più posti in terapia intensiva per cui sono costretti a scegliere chi mandare in terapia intensiva (e salvare) e chi no: “In questi casi – ha detto Giuseppe Vassalli, uno dei due intervistati – il coefficiente dell’età fa la differenza.” Affermazione confermata anche dal collega.

Un’intervista agghiacciante durata diversi minuti dove si dice chiaramente che purtroppo i medici sono costretti a scegliere. Purtroppo solo chi è abbonato a Sky ha potuto ascoltarla ed è per questo che abbiamo deciso di pubblicarla su Oggi Cronaca per cercare di dare la massima diffusione a questa notizia drammatica, in modo da far capire a tutti e soprattutto a coloro che impunemente non si rendono conto della gravità della situazione e continuano a violare le leggi, che qui “siamo peggio che in guerra ma è una guerra diversa” come hanno detto i due intervistati.

“Quello che abbiamo visto in tanti film e mai avremmo pensato si potesse avverare – hanno aggiunto i due intervistanti – è diventato realtà”.

Insomma una situazione veramente drammatica che fa accaponare la pelle, anche perché la Lombardia è vicino a noi e il Piemonte è una delle Regioni più a rischio.

Il nostro appello, quindi, è quello di rimanere in casa, di non fare cazzate, di non stare in coda vicini al supermercato, che tanto i generi alimentari ci saranno e di seguire tutte le norme dettate dal Ministero.

Ne va della vita di tutti.

Angelo Bottiroli