SETTE NUOVI DECESSI

Sono sette i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “coronavirus covid19”, comunicati questa sera dall’Unità di crisi.


Nel complesso si tratta di 5 uomini e 2 donne: 2 della provincia di Alessandria (1 uomo e 1 donna) 3 del torinese (2 uomini e 1 donna) e 2 uomini del cuneese.

I ricoverati in terapia intensiva sono 159.

Sempre oggi, sono stati ricoverati all’ospedale Regina Margherita di Torino i primi due bambini positivi al test sul coronavirus covid19.

Hanno superato il migliaio i casi positivi al virus in Piemonte, ma il dato esatto, in fase di aggiornamento, non è al momento disponibile.

SESSANTASEI DECESSI COMPLESSIVI

Complessivamente il totale dei deceduti è di 66, di cui il 67% uomini e il 33% donne. L’età media è di 82 anni.

Il totale dei decessi appare così ripartito per provincia di residenza: 30 ad Alessandria, 16 a Torino, 4 a Biella, 5 a Novara, 3 a Vercelli, 3 ad Asti, 4 a Cuneo, 1 nel Vco.

MASCHERINE IN DISTRIBUZIONE

Sono arrivate questa sera all’Unità di crisi, le prime diecimila mascherine sanitarie lavabili, prodotte da Miroglio Group in esclusiva per la Regione Piemonte. La fornitura proseguirà a tamburo battente nei prossimi giorni, secondo il piano concordato con l’azienda albese, grazie anche al contributo dei due Dipartimenti Rotary del Piemonte.

Altre cinquantamila mascherine della donazione della Comunità cinese sono già state distribuite in giornata in tutta la regione, in direzione di personale sanitario (complessivamente si tratta di 55 mila dipendenti). Una distribuzione che procederà senza sosta nei prossimi giorni.   

NUOVE ASSUNZIONI PER L’EMERGENZA SANITARIA

Nell’ambito del piano di reclutamento straordinario per l’emergenza coronavirus covid19, l’Unità di crisi del Piemonte ha, al momento, assegnato alle Aziende sanitarie regionali 65 medici e 6 farmacisti. Si tratta di 14 urgentisti, 34 anestesisti, 3 pneumologi, 9 infettivologi, 3 di medicina interna, 1 geriatra e 1 pediatra.

In totale, sono invece 173 gli infermieri che hanno dato la disponibilità ad essere assunti negli ospedali.

Inoltre, sono 126 i medici, tra specialisti, specializzandi e laureati, oltre ad alcuni biologi e farmacisti,  che hanno risposto al bando di acquisizione delle candidature spontanee per le Aziende sanitarie regionali in vista dell’imminente contratto.