Caos davanti all’ospedale di Tortona con oltre 300 persone che questa mattina, mercoledì 4 marzo, si sono assembrate sul piazzale, perché il nosocomio è stato improvvisamente chiuso e “sigillato” dai Carabinieri di Tortona.

I militari hanno agito su un fonogramma urgente giunto dalla Regione.


Ecco, quanto è successo, secondo quanto siamo riusciti ad appurare. Ribadiamo che tutto quello che scriviamo arriva da fonti certe, ufficiali e verificate. Forse pubblicheremo un po’ in ritardo rispetto ad altri organi di informazione ma per verificare le notizie prima di scriverle occorre tempo e noi preferiamo arrivare dopo ma scrivere cose giuste.

I FATTI

Sono le 6,50 e i Carabinieri della compagnia di Tortona chiamano improvvisamente il Sindaco Federico Chiodi: hanno avuto disposizione dagli organi superiori attraverso un fonogramma urgente di “sigillare” l’ospedale di Tortona. Nessuno può entrare e nessuno può uscire.

La disposizione, a quanto pare, nasce dalle due persone trovate positive al Coronavirus che, non è dato ancora di sapere se si tratta di due dipendenti dell’ospedale o a differenza delle prime notizie, di due persone ricoverate in Medicina, cioé nello stesso reparto in cui si trovava il 68enne infetto da Coronavirus poi trasportato a Torino.

La Regione teme un espandersi del virus e per precauzione ha deciso di chiudere per l’ospedale in attesa di accertamenti.

Verso le 8, anche prima, quasi 300 persone forse più si assembrano davanti all’ospedale: sono i dipendenti dell’Asl che devono dare il cambio ai colleghi che hanno terminato il turno di lavoro, poi ci sono tantissimi tortonesi che si sono recati al nosocomio per visite ed esami fra cui tantissimi per gli esami del sangue.

L’ospedale di Tortona però è chiuso: nessuno entra e nessuno esce.

Il Sindaco di Tortona – come potete vedere dall’immagine – coadiuvato dal vice Fabio Morreale e dall’assessore Mario Galvani ha preso un megafono cercando di rassicurare la gente. “L’ospedale è chiuso ha detto Federico Chiodi – se c’è qualcuno che deve effettuare visite o esami, purtroppo queste sono state rimandate. E’ meglio che ritorniate a casa o dove dovete andare perché attualmente non è possibile effettuare le visite. La situazione è cambiata e quindi le forze dell’ordine non faranno entrare nessuno, neppure il personale. Iniziamo a defluire, l’Asl vi informerà”.

E dopo questa frase scoppia il caos tra la popolazione con tanta gente che protesta e, quasi a fatica il Sindaco riesce a far mantenere la calma.

“Signori – conclude Federico Chiodi – si è verificata una situazione di emergenza successiva a quello che avete potuto leggere sui giornali ieri. Il personale e chi deve effettuare delle visite si rechi a casa e verrà successivamente avvisato e convocato. Grazie.”

Presente davanti all’ospedale anche l’assessore regionale Elena Chiorino che era giunta in città per incontrare i presidi in merito alla sospensione dell’attività scolastica.

Mentre scriviamo a Tortona è giunto con l’elicottero il coordinatore dell’Unità di Crisi Regione Mario Raviolo per fare il punto sulla situazione.

COSA SUCCEDE ADESSO

La situazione è in evoluzione e la diatriba è concentrata sui casi di positività al Coronavirus sui due pazienti: sono stati infettati dal 68enne o avevano già contratto il virus ma, non facendo il tampone, nessuno lo sapeva? Oppure sono stati violati i protocolli?

E quanti oggi hanno il virus?

Da aggiungere che la vicenda della sala da ballo di Sale con 6 positivi che trovate in altro articolo, certo non aiuta. Di sicuro quindi l’ospedale di Tortona rimarrà chiuso fino a quando la situazione non sarà chiarità.

CONSIDERAZIONE FINALE PERSONALE

L’impressione di chi scrive è che a Tortona e nel Tortonese, ma probabilmente anche in molte altri parti d’Italia e probabilmente del mondo, ci siano tantissimi casi di Coronavirus, scambiati o trattati per altre malattie e probabilmente anche tantissime persone guarite (é provato che l’80% delle persone infette supera la malattia senza problemi) o decedute, che in realtà avevano il virus ma non lo sapevano o non è stato loro diagnosticato perché solo se viene fatto il tampone è possibile saperlo.

Se invece come accade o è accaduto nella stragrande maggioranza dei casi è praticamente impossibile distinguere se si tratti di una normale influenza o di Coronavirus.

Angelo Bottiroli