In una sala strapiena di persone i giovani di “Progetto Tortona” la lista civica di under 30 costituitasi per le recenti elezioni comunali e adesso diventata associazione, hanno presentato alla città quelli che sono i loro progetti per migliorare la qualità della vita a Tortona e la città stessa.

L’incontro è stato aperto dal consigliere comunale della lista, Federico Mattirolo, che ha sottolineato come, a differenza di tante altre liste civiche che nascono in campagna elettorale loro, i giovani di Tortona, hanno dimostrato di essere un progetto serio e adesso che si sono costituiti in associazione, hanno deciso di non limitare l’adesione solo ai giovani ma di aprire l’associazione a tutti coloro che vogliono aderire, affinché le idee proposte non sia solo sottoscritte dai giovani, ma da tutta la città, in quanto non riguardano solo i giovani ma tutta la città di Tortona.


“Abbiamo sentito un bisogno spontaneo di trovarci – ha detto Mattirolo – e di continuare a ritrovarci anche dopo abbiamo capito che c’era bisogno di uno strappo. Abbiamo ritenuto di creare qualcosa di più ambizioso e abbiamo elaborato contenuti, idee e progetti che sono il frutto di lavoro di questi mesi perché ci siamo ritrovati anche dopo le elezioni e tutti insieme abbiamo deciso che era tempo di occuparci di questa città facendo proposte concrete che intendiamo portare avanti anche con l’aiuto delle persone.”

Per i giovani si tratta di temi che sono sottovalutati o mancano nel dibattito locale ma per progetto Tortona sono molto importanti.

“I 738 voti ottenuti alle elezioni comunali come lista civica e l’essere riusciti ad eleggere un consigliere comunale – ha aggiunto Giorgio Carboni presidente della neonata associazione che porta il nome della lista – sono stati un grande successo e hanno rafforzato l’idea che avevamo già preso anche se fosse andata male e cioé di continuare a lavorare. Ci siamo ritrovati e abbiamo costituito un associazione dove ognuno ha un suo ruolo e alla fine abbiamo realizzato un manifesto con le nostre proposte.

Cinque punti di un manifesto di proposte che i giovani fanno alla città e che trovate sul sito https://www.progettotortona.it/manifesto/ che riassumono i temi e la voglia di questi under 30 che hanno deciso di mettersi in gioco per la loro città, in prima persona.

Iniziamo ad illustralo partendo dall’ultimo punto perché a nostro avviso è quello più importante: la

PROMOZIONE DEL TERRITORIO

“Dobbiamo rivoluzionare il concetto di promozione del territorio – ha detto Giada Finotti – se dico Oltrepo’ o Monferrato la gente ha un’idea ben chiara a cosa mi riferisco, se dico Tortonese un po’ meno. Una promozione territoriale innovativa passa attraverso lo sviluppo del “brand del tortonese”; occorre creare un’offerta turistica che oltre ai prodotti enogastronomici, valorizzi le bellezze culturali, artistiche e paesaggistiche, investendo su moderne strategie di comunicazione. Una app come quella della città di Milano, per esempio, suddivisa per settori dove cliccando sopra si trova tutto quello che il territorio tortonese può offrire che non solo soltanto prodotti enogastronomici.”

“Un territorio attrattivo – ha concluso Giada – è un territorio nel quale attraverso un’app puoi individuare sentieri, percorsi ciclabili, cantine ed eventi, scoprire bellezze nascoste attraverso mezzi di trasporto condivisi ed econsostenibili, in cui sperimentare forme di ospitalità alternative come l’albergo diffuso e tanto altro.”

SVILUPPO DIGITALE

“Crediamo nella necessità dello sviluppo digitale della città e del territorio – ha detto Giacomo Gorgoglione – Una città digitale è una città nella quale puoi pagare parcheggi, multe, bollette con un click, orientarti tra monumenti, attrazioni e locali attraverso infopoint interattivi, in cui sei connesso ovunque tu sia. Non solo ma riteniamo necessario avviare corsi di alfabetizzazione digitale per insegnare a chi non è in grado come usare la moderna tecnologia.”

“Io mi sono unito a Progetto Tortona – ha concluso Gorgoglione – perché ho capito che è possibile fare subito qualcosa di concreto. Credo che il modo migliore per fare una cosa sia farla.”

UNA TORTONA SEMPRE PIU’ VERDE

“Desideriamo crescere in una città sempre più green – ha detto Alberto Barenghi – che è una necessità perché dai dati Arpa risulta che l’ 83% dell’inquinamento da PM10 e l’ 89% del biossido d’azoto è provocato dal trasporto su strada. Non possiamo proseguire in quello che stiamo facendo: l’ambiente va difeso. Per questo è necessario avere una città green cioé una città nella quale puoi muoverti con la tua bicicletta in sicurezza, trovare nei mezzi pubblici un’alternativa pratica all’automobile, in cui aziende e privati siano incentivati a ridurre le emissioni inquinanti.”

“Il futuro – ha concluso Barenghi – non esiste se non nel presente perché se c’è una possibilità di avere un futuro questa nasce nel presente. Per questo motivo bisogna sollevare il problema dell’ambiente, perché il nostro futuro dipende da quello che decidiamo adesso. Oggi siamo chiamati ad una scelta e questa può solo essere in difesa dell’ambiente se vogliamo avere un futuro.”

UNA CITTA’ PIU’ VIVIBILE

“Puntiamo ad avere una città vivibile – ha detto Francesca Freda – con un’area pedonale sempre più ampia e con una mobilità alternativa. Una città vivibile è una citta a misura di tutti i suoi cittadini, nella quale puoi passeggiare nel centro storico senza pensieri, trovare servizi per i tuoi amici a quattro zampe, in cui strade, edifici e parchi gioco siano costruiti in un’ottica inclusiva.”

“per questo motivo – ha concluso Francesca – bisogna abbattere tutte le barriere architettoniche, realizzare semafori acustici e mappe tattili per i non vedenti, parchi inclusivi, sacchetti per raccogliere gli escrementi dei cani e tanto altro.”

UNA CITTA’ IN CONTINUA EVOLUZIONE

“Vogliamo una città in continua evoluzione – ha detto Davide Ravetta – Una città dinamica è una città nella quale puoi entrare in contatto con realtà lavorative locali attraverso “career day” ed esperienze sul campo, usufruire di edifici pubblici in disuso messi a disposizione dei cittadini per l’organizzazione di attività ricreative e culturali, in cui feste, momenti di aggregazione, locali caratteristici rafforzano l’identità di ogni quartiere.”

“Tortona – ha concluso Ravetta – è una città dinamica ma possiede qualità ed edifici che non vengono valorizzati come il teatro Dellepiane e la zona ex Alfa ad esempio. Poi è necessario valorizzare i quartieri, istituendo anche punti in cui è possibile lasciare i pacchi quando i corrieri non trovano il destinatario in modo che i cittadini possano ritirarli dopo.”

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Tutti possono sottoscrivere il manifesto collegandosi al link https://www.progettotortona.it/manifesto/

L’ASSOCIAZIONE

Nella data di venerdì 1 Novembre si è tenuta l’Assemblea costituente di Progetto Tortona, iniziativa politica ideata e portata avanti da ragazzi under 30, nata come lista civica, che ora intende strutturarsi come associazione, attiva sul territorio e aperta a chiunque voglia contribuire alla crescita della propria città.

Durante i lavori dell’Assemblea è stato approvato lo Statuto con il quale sono stati definiti gli scopi, la struttura e i valori che ispirano l’associazione.

Lo scopo dell’associazione, secondo quanto previsto dallo Statuto, è quello di «promuovere un nuovo approccio alla politica locale, che si ponga come priorità il coinvolgimento dei giovani, attraverso un confronto diretto e innovativo su temi riguardanti Tortona ed il suo territorio».

Sono inoltre stati individuati coloro che andranno a comporre il Comitato direttivo, che avrà il compito di coordinare i lavori dell’associazione. Sono stati eletti Giorgio Carboni alla carica di Presidente, Valeria Vacchini vice presidente, Davide Ravetta segretario e Alice Modenese tesoriere.

L’obiettivo emerso dal confronto di questi ultimi mesi, anche alla luce del grande risultato elettorale raggiunto alle ultime elezioni comunali, che ha portato Progetto Tortona ad esprimere un Consigliere comunale, è quello di diventare un punto di riferimento per chi cerca un’occasione per partecipare attivamente alla vita e alle scelte della propria comunità.

Il Futuro risponde presente.