Lo diciamo apertamente: siamo rimasti sorpresi dall’incredibile “sommossa popolare” che la riapertura al traffico – in via sperimentale e solo per 6 mesi – di due piccoli tratti dell’isola pedonale, cioé piazzetta de Amicis e un pezzo di via Emilia sud ha provocato.

Una valanga di commenti negativi sui social ma anche con email, telefonate, messaggi whatsapp e quant’altro alla redazione.


Se per due piccole aperture si è scatenato questo, cosa succederà quando arriveranno (presumibilmente) aperture più consistenti?

Già, perché come noto, la parziale riapertura dell’isola pedonale è inserita nel Programma elettorale della coalizione di Centro destra, un programma fatto dai cittadini attraverso diversi incontri effettuati in campagna elettorale dove sono stati ascoltati moltissime persone in rappresenta di tutte le categorie.

Un programma elettorale scritto sulla base delle istanze e delle proposte pervenute e concretizzato da oltre cento tortonesi in un incontro plenario durato tutto il giorno che si è svolto il 3 marzo scorso nella sala del Ridotto del Teatro Civico e che abbiamo riportato in QUESTO ARTICOLO dove oltre centro tortonesi hanno messo “nero su bianco” le proposte giunte da tanti tortonesi e su queste basi è stato realizzato il programma.

Chi ha votato centro destra ha votato (e approvato) anche il programma elettorale che prevede anche altre aperture parziali e in via sperimentale nel centro storico cittadino.

Chi scrive non è favorevole alla riapertura dell’isola pedonale, così come crediamo non lo sia neppure il Sindaco Federico Chiodi ma ci domandiamo: è giusto cambiare d’imperio il programma elettorale e la volontà espressa dai cittadini?

Con quale diritto un Sindaco, una volta eletto, dovrebbe arrogarsi il potere di modificare tutto il lavoro svolto in campagna elettorale in mesi di incontri con la gente e cambiare idea?

Non sarebbe un pochino dittatoriale?

Sulla base di tutto quello che è successo e di queste considerazioni, abbiamo sentito il Sindaco Federico Chiodi che sulla riapertura dell’Isola pedonale ha le idee molto chiare.

“Innanzi tutto – dice il Primo Cittadino – un Sindaco ha il dovere di cercare tutte le soluzioni possibili per fare il bene della sua città. Sotto tutti gli aspetti. Abbiamo ricevuto delle istanze e delle proposte che, come la riapertura di parte dell’isola pedonale, a detta dei commercianti che operano sul territorio, dovrebbero migliorare la situazione. Abbiamo valutato che i livelli di smog non aumenteranno e abbiamo deciso che sia giusto provare. Ripeto provare. La riapertura al traffico dell’isola pedonale è un provvedimento sperimentale, realizzato per verificare se effettivamente potrebbe essere utile o meno. Se non si prova non si può avere la certezza se sia utile o meno.”

“La parziale riapertura al traffico dell’area pedonale – conclude Federico Chiodi – è un provvedimento sperimentale che durerà 6 mesi e se non dovesse funzionare siamo pronti ad attivare soluzioni più adeguate per cercare di risollevare il Commercio.”

Il Sindaco, nella nostra intervista, ci tiene be a sottolineare che non si tratta assolutamente di un provvedimento definitivo ed anzi specifica chiaramente che è sperimentale e servirà effettivamente per capire se e quanto incide il passaggio delle auto.

Lui non l’ha detto ma è evidente che per convincere i commercianti della bontà di un’isola pedonale aperta alla fruibilità delle persone, forse è necessario fa provare loro il contrario.

E’ evidente che se nel frattempo i commercianti dovessero cambiare idea il Sindaco sarebbe ben felice di fare retromarcia, lasciare l’isola pedonale com’è adesso e trovare altre soluzioni.

D’altro canto una delle doti più importanti di chi si trova al comando di qualcosa o è delegato ad amministrare beni altrui o il bene pubblico è la capacità di anteporre le proprie idee personali a quelle della maggioranza ed è questo che il Sindaco oggi, sull’isola pedonale, è costretto a fare.

Suo malgrado, ne siamo certi.