Davanti a un folto pubblico che ha riempito tutti i posti a sedere e anche in piedi, è stata inaugurata ieri, a Garbagna, la mostra “Saccaggi 150 + 1″ organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona in collaborazione con il Comune di Garbagna. Si è trattato di una rassegna di 13 opere tutte del pittore tortonese provenienti dalla collezione della Fondazione; opere che non sono visibili al pubblico ma a si trovano nei depositi della fondazione e non nel Museo del Divisionismo.

Ad inaugurare la manifestazione è stato il sindaco di Garbagna Fabio Semino che ha sottolineato come con un po’ di buona volontà e collaborazione si riesca a portare a Garbagna il bello in un’estate che sarà molto ricca di avvenimenti.

Semino ha sottolineato come la proficua collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e il successo di pubblico della mostra allestita lo scorso anno dal titolo “Da Pellizza a Cuniolo visione del paesaggio“ ha portato a Garbagna oltre 1000 visitatori in soli tre fine settimana invogliando gli organizzatori ad allestire un’altra rassegna ma quest’anno dedicata alla pittore tortonese Cesare Saccaggi

“La disponibilità il prestito delle opere al sostegno dell’iniziativa da parte della fondazione-ha detto il sindaco-ha fatto nascere il progetto di una mostra da dedicare a Cesare Saccaggi figura di spicco della pittura tortonese. L’impegno ad ospitare esposizione di tale levatura segna la scelta di questa amministrazione comunale di operare per la valorizzazione del territorio partendo da proposte culturali articolate e nuove: la storia recente dimostra che essi hanno avuto una ricaduta positiva nel tessuto economico del paese e hanno contribuito ad annettere stabilmente Garbagna al circuito dei borghi più belli d’Italia.”


La parola per passata alla presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona Dante Davio che ha sottolineato il ruolo della fondazione è il importanza di Cesare Saccaggi: “Nel marzo del 2009 – ha detto Davio- si chiudeva palazzo Guido bono la mostra che la città di Tortona con il sostegno della fondazione, dedicato al pittore concittadino Cesare Saccaggi Dopo anni di appassionati ricerche che avevano trovato un primo consolidamento nella rassegna del 1996 del 1999 e grazie alla determinante ruolo di coordinamento svolta dalla Professor Mauro Galli, la mostra “Saccaggi tra Eros e Pan” ha dato il giusto risalto alla parabola artistica di un raffinato ritrattista, pittore di scene storico-allegoriche, cartellonista e paesaggista, figura di primo mio piano dell’irripetibile stagione pittorica tortonese tra l’ottocento e il novecento. Un capolavoro su tutti – ha concluso il presidente della Fondazione – è ‘La vetta’ del 1912 cruciale esempio della stagione simbolista del pittore.”

“Se il compito della ricerca artistica non è quello di ripercorrere esclusivamente le state tracciate dei grandi maestri -ha concluso il presidente della fondazione- né di inseguire le rivoluzioni delle avanguardie ma quello di ricostruire le relazioni e le rispettive influenze delle diverse manifestazioni artistiche, l’indagine sulla pittura di Cesare Saccaggi risulta oggi più che mai di estremo interesse. In essa si semplificano le differenze tra un importante stagione di rinnovamento della pittura in Italia in rapporto anche con le coeve esperienze internazionali e il momento di minore spinta innovativa negli anni della tarda maturità di un pittore che non ha mai rinunciato ad operare con un grande virtuosismo tecnico. La mostra curata della Professoressa Emanuele Manuela Bonadio e dal professor Mauro Galli nasce da una profonda passione ed anni di studio informati proprio da questo altro criterio di ricerca. La collaborazione con il Comune di Garbagna e alcuni tra i curatori delle citate rassegne consente oggi di riscoprire il significativo nucleo di opere di Saccaggi della collezione della Fondazione.”

L’inaugurazione della mostra dedicata a Cesare Saccaggi a Garbagna è proseguita con l’intervento di Mauro Galli che ha illustrato la vita di Cesare Saccaggi parlando soprattutto dei momenti giovanili del pittore, nato nel 1968 contemporaneo di Giuseppe Pellizza da Volpedo che a 16 anni ha frequentato l’Accademia Albertina di Torino ed è morto nel 1934 all’età di 66 anni. Galli ha raccontato i passaggi cruciali della vita del pittore partendo soprattutto da quella che è una delle due opere principali dell’esposizione la grande tela dal titolo “Sansone deriso dai Filistei” per poi passare ad illustrare tutte le opere in particolar modo la famosa “La vetta“ che rappresenta l’icona della mostra ed è stata oggetto di esposizione in diverse rassegne importanti in ambito italiano. La vetta è stata presentata nel 1912 Alla biennale di Venezia

La presentazione della mostra si è conclusa con l’illustrazione della curatrice, Manuela Bonadio, esperta d’arte nonché docente del liceo scientifico Giuseppe piano di Tortona. La curatrice ha spiegato come la rassegna è suddivisa principalmente in due settori: dopo le principali opere che si trovano agli estremi della lunga sala cioè Sansone deriso dai filistei da una parte e la vetta dall’altra, nella prima sala ci sono le opere dedicate al periodo delle dei ritratti cinque bellissimi ritratti realizzati in stili pittorici diversi mentre la seconda è dedicata alla periodo paesaggistico di con cinque paesaggi e un’opera particolare la “Madonna delle grazie” Chioggia dove è più che di paesaggi e si illustra uno spaccato della società del tempo.

“Cesare Saccaggi -ha detto Manuela Bonadeo -ha coagulato un interesse crescente negli ultimi anni che si è reso concreto a Tortona con due mostre monografiche. Il senso della mostra a Garbagna in questo momento va cercata nelle opere stesse, compiute nell’esecuzione, indubbie nelle qualità, in numero tale da costituire un’antologia dell’eclettismo narrativo e formale dell’artista, reso vitaminico da una felicità creativa inconsueta. Altra ragione si trova nella loro appartenenza ad un corpus organico e non più destinato alla fruizione pubblica da quando lo spazio espositivo della pinacoteca accoglie esclusivamente le opere divisioniste. La mostra infine si colloca in successione di eventi espositivi ben più consistenti e, senza pretese di esaustività, riesce ad offrire una lettura per modelli esemplari dell’opera dell’artista, proposta in spazi che sanno essere a loro modo assoluti. Ultime non me ne importante motivazione va cercata nel calendario: Saccaggi compia 151 anni anzi 150 + 1 perché gli anniversari hanno una lunga eco, ma lo scorso anno è stato celebrato con un evento costruito su iniziativa del liceo Peano di Tortona insieme agli studenti per essere offerto alla città, quindi pareva opportuno a questo punto anche una mostra che consentisse di ritrovarlo nei suoi percorsi eclettici e di rileggerlo non senza meraviglia nella sua pittura più preziosa.”

La mostra è sicuramente bella da vedere merita un gita a Garbagna perché si tratta di opere e che difficilmente potranno essere apprezzate nell’immediato futuro in quanto, come detto, non vengono a esposte al pubblico.

La mostra è aperta tutti fine settimana ed in particolare sabato e domenica dalle 10 alle 12:30 e dalle 16 alle 19.

Di seguito altre immagini dell’avvenimento