Al mondo ci sono miliardi di esseri umani e tutti siamo diversi gli uni dagli altri; tuttavia, ci sono persone ancora più diverse, individui particolari che hanno qualcosa che la maggior parte degli altri non possiede.

Sono i creativi, coloro che, dotati di quella scintilla che è l’estro e riescono a dare vita a qualcosa di straordinario che le persone comuni non possono neppure immaginare; qualcosa che gli altri non fanno perché non ne sono in grado o non possiedono quella virtù così difficile da identificare che è la genialità.

E’ gente in cui scocca quel “qualcosa” che li rende speciali e in grado di creare: un oggetto, un’opera d’arte, una canzone, uno scritto o qualcosa che prima del loro intervento non esisteva e mai nessuno avrebbe immaginato potesse esserci.

Uno di questi è Fabrizio Falchetto, artista di indiscusso livello, amante del bello che nei giorni scorsi è andato nel sottopasso ferroviario di Pontecurone con pennelli e colori e in un paio d’ore ha realizzato un bellissimo murales al posto del muro grigio e spoglio che si vedeva prima.


“Ci tengo a dire, però – mi dice – che il disegno non è di mia fantasia ma di un writer che ha tutta la mia ammirazione, anche se non so chi sia, perché non era firmato. Mie, invece, sono le parole sul muro, perché per me il messaggio è essenziale quanto il disegno, e mi hanno fatto piacere gli apprezzamenti di un paio di bambini che con la loro mamma andavano a fare una passeggiata in campagna, oltre la ferrovia.”

Abbellire il luogo in cui vivi cercando di trasformare il grigiore che ci circonda in un mondo a colori dove tutto sia più bello e non importa se devi rimetterci di tasca tua i soldi per i colori, per lavare (o gettare nel rudo) i vestiti sporchi di colore e devi perdere ore del tuo tempo libero, perché l’amore per il luogo in cui abiti vale questo sacrificio.

Questo è lo spirito che anima Fabrizio quando crea e al quale va un “grazie” da parte di tutti.