Non ne abbiamo parlato prima perché non era il caso di “rovinare“ è una bella manifestazione come le “Invasioni musicali”  che si sono svolte a Tortona domenica 23 settembre e hanno richiamato migliaia di persone.

Scrivere di quello che (non) hanno fatto i commercianti sarebbe stato creare una brutta immagine a questa bellissima manifestazione, e così abbiamo deciso di attendere qualche giorno prima di far rilevare la scarsa adesione degli stessi  commercianti all’iniziativa, poi però c’è stata la vicenda di Casapound e del Comitato antifascista, ma noi abbiamo deciso che non si poteva far finta di niente e così ne scriviamo oggi, anche se a quasi dieci giorni di distanza  dal fatto, perché il problema comunque c’è, e non è di poco conto.

La manifestazione delle “Invasioni musicali” sì è svolta soprattutto dalle 17 alle 19 di domenica: due ore in cui migliaia di persone sono confluite in via Emilia e nel centro storico, due ore in cui  Tortona non ha dato una bell’immagine di sé, o almeno, non l’ hanno data i commercianti.

A parte bar, pasticcerie e pochi altri negozi, infatti la maggior parte delle serrande dei negozi della via Emilia, erano abbassate e molte con le luci spente.

Un’immagine di un commercio che, a quanto pare, rimane indifferente e, a cui non interessa cosa viene organizzato nel centro storico di Tortona.

Un commercio che sembra in gran parte insensibile a quello che viene organizzato in città perché, in fondo, stavolta, si trattava soltanto di aprire le serrande per due ore il pomeriggio, ma purtroppo niente, neanche questo.

È vero le persone che partecipavano all’evento venivano a vedere i musicisti e con ogni probabilità, non avrebbero certo acquistato in quelle due ore capi di abbigliamento o altri oggetti, ma in questo caso non si trattava di aprire per vendere,  ma di dare l’immagine di una città coesa, di una città unita, di una Tortona che tutta insieme festeggia un importante avvenimento.

Due ore “sacrificate” per il bene della città, ma evidentemente, l’unione e la coesione per migliorare Tortona e la sua immagine interessa poco o nulla ai tanti commercianti che hanno deciso di tenere chiusi i loro negozi.

E questo ci spiace.

Ci spiace che mentre tanti soggetti si “sbattono“ per rendere Tortona Viva organizzando manifestazioni per una città migliore, tanti commercianti se ne freghino.

E allora ci chiediamo: a cosa serve e mettere fuori dei negozi cartelli con la scritta “Tortona e viva” se poi nel momento più importante a queste parole non seguono i fatti?

Sei il Commercio di Tortona è in crisi, la colpa, come abbiamo ripetuto da diverso tempo, e anche dei commercianti che non partecipano alle iniziative.

E questo, per noi di oggi cronaca, è una vergogna.