Una storia senza fine quella di Patrizia Pugni, la cervese proprietaria di una casa in agibile a Imperia in via nazionale 243 all’interno della quale abita un parente e di cui abbiamo iniziato a narrare la storia in QUESTO ARTICOLO.

La donna che da oltre tre anni e mezzo ha lanciato l’allarme sul fatto che la casa rischia di crollare con all’interno il suo parente  e nessuno delle istituzioni è intervenuto a mandarlo via dopo che è stata dichiarata l’inagibilità dell’edificio, ora subisce anche la beffa di dover pagare l’ IMU per intero.

Nei giorni scorsi, infatti, Patrizia ha ricevuto la cartella di pagamento per la somma di oltre 1.200  come se l’abitazione fosse integra. Come noto infatti per le case disabitate e inagibili  come quella in questione, la tassa di proprietà è veramente molto bassa tuttavia, la situazione per la cervese è strana: l’Agenzia delle entrate, in effetti, ha applicato la tassa per intero poiché la casa è abitata e, quindi non risulterebbe disabitata e inagibile, anche se il Comune di Imperia ne ha dichiarato a tutti gli effetti l’inabilitalità e inagibilità.
“Non ho parole per questo caso – dice Patrizia Pugni – l’edificio  è stato dichiarato in agibile, ma per motivi a me oscuri, non è stato fatto sgomberare da chi era preposto. Non mi spiego affatto questa situazione di stallo e mancanza di intervento che mette a rischio non solo l’incolumità delle persone che ci abitano e non dovrebbero, ma anche il mio stesso futuro perché nel caso malaugurato che l’abitazione dovesse crollare, a rispondere sarà la sottoscritta. In più devo anche pagare le tasse come si come se si trattasse e di una casa perfettamente a posto. Ho deciso di non pagare perché non era giusto. Ho mandato indietro la raccomandata all’agenzia delle entrate giustificando il motivo del mio mancato pagamento.“

Difficilmente però l’Agenzia delle entrate riuscirà a recepire le “giustificazione“ di Patrizia Pugni, per cui non è escluso provvederà all’iscrizione a ruolo con aggravio di spese per la cervese.