La festa della Madonna della Guardia presso la Basilica Santuario di Tortona, ha visto come ogni hanno riunirsi la famiglia orionina in tutte le sue componenti di sacerdoti, suore, laici e tanti numerosi fedeli devoti che hanno preso parte alle celebrazioni e si sono recati ai piedi della Vergine per rendergli omaggio e chiedergli particolari grazie. Una festa preceduta da una Novena molto partecipata, arricchita dalle riflessioni dei vescovi Di Mauro, Martinelli e De Scalzi che hanno evidenziato molte caratteristiche di Maria che devono rispecchiarsi nella nostra vita.

Ogni sera presente un vicariato della diocesi e le corale per l’animazione della liturgia. Molto partecipata è stata anche la celebrazione quotidiana delle ore 17 presieduta da Don Fabio Cerasa che ha sviluppato e riflettuto insieme ai fedeli sulle virtù di Maria, invitando tutti al termine di “far lavorare” lo Spirito Santo dentro di noi e di saper ascoltare la voce di Dio che ci chiama a vivere da veri suoi figli e fratelli tra di noi. Al Mattino del 29, già all’alba le prime Sante Messe presiedute da don Alessandro D’Acunto, economo provinciale e da don Claudio Baldi, parroco della Cattedrale hanno visto una numerosa partecipazione, Successivamente il direttore generale Padre Tarcisio Vieira ha presieduto la Santa Messa per i giubilei sacerdotali e religiosi. La celebrazione principale è stata presieduta dall’arcivescovo di Milano mons. Enrico Delpini con la presenza del nostro vescovo diocesano mons. Viola e numerosi sacerdoti. “Oggi il Signore ci rivela che la novità del mondo è già stata rivelata in Maria; – ha sottolineato nell’omelia – oggi ci rivela che per rinnovare il mondo il Signore ha cominciato con il rinnovare il nostro sguardo e rinnovare la nostra parola“. Nel pomeriggio il secondo appuntamento centrale è stato la processione che si è snodata con grande concorso di popolo fino alla Cattedrale per rientrare in Santuario e ricevere la Benedizione Eucaristica. Mons. Viola, prima della recita del Credo ha sottolineato come questo recarci in processione fino alla Chiesa Cattedrale sia “un dono da custodire voluto proprio da don Orione”. Al termine di questo momento il direttore generale ha ricordato come don Orione nel 1918 si meravigliava del popolo accorso per la prima festa. “Dove passa un santo nascono opere di fede, di culto e di carità – ha concluso – e noi oggi vogliamo con la nostra vita mettere in pratica gli insegnamenti del fondatore accompagnati dalla Vergine Maria”.

Alla sera ancora due celebrazioni intercalate dai fuochi artificiali, la prima presieduta da don Maurizio Ceriani, prevosto dell’Insegne Collegiata di Casei Gerola che nella riflessione ha invitato tutti a “stare sotto lo sguardo della Vergine per concepire anche noi il Cristo Salvatore ed uniti a Lui vivere nell’attesa della Gerusalemme celeste”. A conclusione il rettore don Renzo Vanoi nell’omelia ha ricordato a tutti che “Maria ci invita ad affidarci totalmente al suo Figlio che ci ha chiesto una sola cosa: amare con intensità”. Si conclude così la festa in onore della Vergine della Guardia e il periodo dell’Indulgenza Plenaria concesso in occasione dell’Anno Centenario del voto che fece il santo della carità con la popolazione di San Bernardino, un momento di grazia e di misericordia che vogliamo custodire nel nostro cuore per essere sempre più testimoni credibili dell’amore del Padre nel nome di Don Orione. Ave Maria e avanti!

Fabio Mogni