La laurea in medicina ha permesso a Giovanni di diventare un bravo pediatra: per occupare il tempo, alla fine della carriera di medico, per diffondere la conoscenza del dialetto alessandrino, o meglio la nostra lingua quella appresa dalla mamma, in famiglia “an ricord d’me pari e d’me mari ch’j m’ àn mustra a parlè lisondrèn”, come scrive nella dedica della sua grammatica: Della parola e del linguaggio alessandrino

 I dialetti sono la nostra ricchezza, come dice Giovanni in un’intervista, quella ricchezza raccolta dall’espressione della gente semplice, con il dono di essere in possesso di .. quel sapere profondo che, purtroppo, si va estinguendo … come ha scritto nelle prefazioni dei due Piccoli vocabolari alessandrino – italiano, italiano – alessandrino.

È questa, per dir così, la molla scattata nella sua mente quando ha raggiunto l’ottantesimo anno d’età per diffondere il vernacolo di Alessandria.

Il suo modo di scrivere semplice, nello stesso tempo, autorevole ha portato nelle nostre case alcuni documenti storici, fondamentali per la nostra terra, con il primo libro “a’m n’anvis, seguito dalla grammatica Della parola e del linguaggio alessandrino, dai due piccoli vocabolari alessandrino – italiano, italiano – alessandrino.

Gli esplicativi disegni, contenuti in tutti i volumi, aiutano a comprendere il testo, sono stati tracciati dalle sue mani, un’arte appresa al Liceo Scientifico, allora era in via Ghilini, impartita da un bravo insegnante di disegno che veniva da Torino.

Giovanni sa usare questa capacità oculatamente, sa incastonare le illustrazioni nel luogo opportuno, un merito non comune da cui nasce quell’interesse per invogliare il lettore ad addentrarsi nel mondo della lettura, soprattutto rivolta al nostro vernacolo.

Giovanni ha colto, come autore, l’importanza delle tradizioni espresse nei modi di dire della nostra terra, caratterizzandoli con opportuni esempi, sempre colti nella sua esperienza di essere nato, vissuto ad Alessandria.

I cultori del nostro vernacolo, della nostra storia, del disegno ringraziano Giovanni, il quale ha avvalorato una parte nel del nostro patrimonio culturale con i doni dei suoi libri da conservare nella parte più suggestiva della libreria di ciascun alessandrino.

                                                                                         Franco Montaldo