Un articolo su Oggi Cronaca (QUESTO) di critica costruttiva che fa rilevare agli abitanti di Cervo che se invece di tre manifestazioni organizzate tutte nella giornata di oggi, ne avessero allestite una ogni giorno diverso, i cittadini avrebbero avuto tre diverse occasioni di vita pubblica e il Comune avrebbe avuto riflettori (e pubblicità gratuita che non guasta mai) in tre diverse occasioni, invece che in una soltanto.

Sembra palese ma i cervesi sono gente strana e non accettano critiche al loro operato, neppure se costruttive. Ed infatti molti di loro con un’atteggiamento che sembra rasentare l’ottusità, si sono risentiti perché a loro dire “Si è mancato di rispetto alla Comunità Cervese”.

Ma stiamo scherzando? Adesso un giornale non neppure libero di esprimere una critica costruttiva? Si vuole forse mettere il bavaglio alla libera informazione?

Ma per chi leggesse queste righe senza sapere gli antefatti, andiamo a raccontare cos’è successo tra ieri e oggi:  episodi che la dicono lunga su come si ritengano diversi dagli altri, molti abitanti di Cervo, convinti forse di essere chissà chi, solo perché vivono in un bellissimo paese. Un paese che però, come tutti i Comuni del mondo, ha i suoi grossi problemi.

Problemi che, a quanto pare, in tanti vogliono volutamente ignorare e se sbatti loro la realtà in faccia, si girano dall’altra parte oppure mettono la testa nella sabbia come come gli struzzi, o ancora cercano di emarginarti dalla Comunità: ti cancellano dai social perché non sei più degno di far parte della loro “elite”.

E’ infatti è successo proprio così: abbiamo “postato” l’articolo di critica costruttiva sui due gruppi Facebook di Cervo: “Amici di Cervo” e “Sei di Cervo se” con l’intento di stimolare un dibattito sull’opportunità o meno di organizzare tre manifestazioni invece di una e lo abbiamo fatto senza offendere nessuno e scrivendo chiaramente che “la critica vuole essere costruttiva, nella speranza che la prossima volta gli organizzatori pensino un po’  più agli abitanti e alla visibilità del paese.”

L’avessimo mai fatto: pioggia di commenti negativi e una particolarità: la totale assenza di risposte da parte degli amministratori comunali, alcuni dei quali sempre solerti a replicare sui social pochi minuti la pubblicazione di un post. Per il nostro articolo nulla, tutti zitti e in silenzio, a testimonianza che forse avevamo ragione.

Il “colpo di scena” però (per modo di re ovviamente) arriva  36 ore dopo la pubblicazione dei post: entrambi i gruppi che ci “bannano” cacciandoci da questa “Comunità” chiusa a riccio. Ci allontanano senza un briciolo di motivazione.

Per carità, ci importa relativamente di essere iscritti ai gruppi Facebook che lasciano il tempo che trovano, ma volevamo a tutti i costi delle spiegazioni e lo abbiamo fatto rivolgendoci in privato ad uno degli amministratori dei due gruppi che ci ha risposto appunto che “abbiamo mancato di rispetto alla comunità cervese”.

Una frase che la dice lunga e che meriterebbe una serie di ulteriori commenti e considerazioni che non possiamo fare perché siamo persone educate.

Ci rendiamo conto che qui a Cervo, evidentemente, siete abituati ad un certo tipo di informazione molto diversa da quella che fa Oggi Cronaca, ed infatti è sufficiente chiedere agli abitanti cosa pensano dei giornali che la risposta è quasi sempre la stessa “Sono tutti uguali e scrivono tutti le stesse cose” per cui è difficile accettare che possa esistere un giornale come il nostro che può essere critico, ma noi non facciamo solo copia/incolla degli articoli: noi cerchiamo le notizie, cerchiamo di stimolare il dibattito, cerchiamo di andare “dentro” la notizia e di capire come si può migliorare l’ambiente in cui viviamo.

E siamo critici quando è il caso, perché crediamo che il ruolo di un giornale non debba essere soltanto quello di riportare i fatti così come si svolgono, ma cercare anche una spiegazione agli stessi fatti.

Chi scrive fa il giornalista da 40 anni, è nato coi giornali cartacei e nei cartacei ci sono sempre stati gli articoli di cronaca e i commenti, i cosiddetti “articoli di fondo”.

Con l’avvento dei giornali online è cambiato il modo di fare informazione: tutti pubblicano qualsiasi cosa, comunicati a iosa di tizio e caio e si è persa quella identità che invece dovrebbe essere tipica di ogni giornale.

Noi quella identità ce l’abbiamo e la nostra – per chi non lo avesse ancora capito – è il bene di Diano Marina e del Golfo Dianese.

Per questo continueremo ad essere critici sottolineando le cose che non vanno, con la speranza di migliorare l’ambiente in cui viviamo.

Chi non capisce questo mi spiace per lui ma, evidentemente, ha le fette di salame sopra gli occhi.

Angelo Bottiroli – Direttore di Oggi Cronaca