Saranno tre i nuovi edifici scolastici caratterizzati da modalità innovative, sia nella costruzione che nell’attività didattica che nasceranno in Liguria: a Genova, Taggia e Cogorno.

Lo rende noto l’assessore regionale all’edilizia Marco Scajola dopo aver individuato, a seguito di una procedura di selezione, i territori su cui verranno realizzate le nuove scuole che ospiteranno poli per l’infanzia destinati a bambini da 0 a 6 anni.


Si tratta di scuole che verranno costruite ex novo a seguito di uno stanziamento nazionale di 150 milioni di euro deciso dal MIUR, a valere sulle risorse INAIL, di cui 4,2 milioni specificatamente per la Liguria. Gli edifici avranno caratteristiche innovative dal punto di vista dell’efficienza energetica e anche della didattica.

“Si tratta di risorse – chiarisce l’assessore regionale Marco Scajola – destinate ad un settore, quello dell’Istruzione, particolarmente rilevante sul piano sociale, con particolare riferimento al ciclo scolastico dell’infanzia. Come Regione Liguria, in tutti i tavoli nazionali in cui siamo stati coinvolti, abbiamo più volte ribadito la necessità di uno stanziamento significativo di risorse per il mondo della scuola e per i poli di infanzia. Questo per aiutare i Comuni che devono avere le possibilità economiche per intervenire e dare risposte ai propri cittadini. Non appena lo Stato ha messo a disposizione le risorse, ci siamo attivati velocemente – conclude l’assessore Scajola – per dare avvio ad una procedura che selezionasse fino a tre interventi, che non fossero concentrati in un solo comprensorio territoriale ma distribuiti il più possibile su tutto il territorio regionale secondo tre ambiti: ponente, centro e levante. Da questa procedura sono risultate ammissibili le istanze dei Comuni di Genova, Taggia e Cogorno, che potranno pertanto beneficiare di queste importanti risorse a supporto delle comunità locali e dei bambini più piccoli”.

Anche a sui tempo Diano Marina aveva cercato inutilmente di reperire i fondi per costruire un unico Polo scolastico dove raggruppare in un solo edificio tutti gli ordini di grado e scuola, ma purtroppo, anche se si tratta di due settori diversi, il progetto si è arenato già da alcuni anni a Roma e a nulla sono valsi i vari tentativi del Sindaco Chiappori di avere i fondi necessari per realizzarlo.