L’omicidio risale a due notti or sono, quando la polizia spagnola comunica ai Carabinieri del Comando provinciale di Ferrara il ritrovamento, a Valencia, del corpo senza vita di Marcello CENCI, trentaduenne di Ferrara.

I militari hanno immediatamente iniziato i primi accertamenti per ricostruire, in stretta collaborazione con la polizia iberica, le ultime ore della vittima ed approfondire il quadro delle sue relazioni.

Gli accertamenti hanno portato inequivocabilmente a M.E.G., trentaduenne residente a Ferrara, ed a ricondurre il gesto ai pessimi rapporti esistenti tra i due coscritti, costellati anche da diverse denunce e da un provvedimento di divieto di avvicinamento dell’arrestato alla vittima, tensioni alla cui fonte sembrerebbe esservi l’attenzione versa la stessa donna.

I cmilitari hanno seguito minuziosamente il percorso dell’omicida fino al confine e lì, i militari del Nucleo Investigativo di Ferrara, con il supporto dei carabinieri della compagnia di Ventimiglia e del Nucleo Investigativo di Imperia – che, allertati in tempo utile ed in modo puntuale e preciso dai colleghi emiliani – avevano provveduto a organizzare un idoneo servizio di “accoglienza” , hanno fermato il veicolo su cui viaggiava M.E.G. e lo hanno trasferito in caserma.

La perquisizione dell’auto ha permesso di ritrovare materiale ritenuto di interesse per il prosieguo delle indagini, mentre dalla Spagna l’Autorità Giudiziaria ha emesso un mandato d’arresto europeo, immediatamente eseguito.

L’arrestato è stato trasferito al carcere di Imperia.