Solero.

I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato per tentato furto e porto abusivo di oggetti atti ad offendere tre cittadini albanesi di 22, 26 e 29 anni, due dei quali pregiudicati, residenti in provincia di Asti, segnalati anche alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti. I militari del posto intervenivano intorno alle 11.30 del 24 aprile presso una ditta che si trova nella zona industriale di Solero, perché il proprietario del capannone aveva sorpreso due persone che, dopo avere scavalcato la recinzione, si trovavano all’interno della struttura probabilmente per rubare pneumatici e cerchi. Infatti, venivano bloccati prima di impossessarsi di qualcosa, ma erano in possesso di un cric e della relativa chiave per smontare cerchi e gomme. I militari controllavano poi la zona circostante, scoprendo che i due, poco distante dal deposito in questione, avevano lasciato un terzo complice su un’auto ad attenderli. Nel corso delle perquisizioni personali e del veicolo venivano trovati sull’auto dei martelli, un attrezzo multiuso e della marijuana per circa un grammo, mentre addosso al 22enne veniva trovata una dose di cocaina. Gli stupefacenti e gli arnesi trovati in auto e nella disponibilità degli albanesi, di cui non sapevano giustificare il possesso, venivano sequestrati. Successivamente i militari si recavano in provincia di Asti per eseguire le perquisizioni domiciliari nelle abitazioni dei tre e nel garage della casa del 22enne veniva trovata e sequestrata una pistola soft air, completa di caricatore e proiettili in gomma, priva di tappo rosso e nascosta all’interno di un sacchetto di plastica. I tre venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per il tentato furto nella ditta e per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti. Nei confronti del 22enne i militari procedevano anche al ritiro della patente e del permesso internazionale di guida albanesi perché, come prevede la legge, è stato trovato in possesso di stupefacente nel momento in cui aveva la disponibilità di un veicolo a motore.

(Foto n. 1 – Alessandria)

   
  Spinetta Marengo.

I Carabinieri della Stazione di Spinetta Marengo hanno denunciato per sottrazione di cose sottoposte a sequestro amministrativo e guida senza patente un cittadino italiano di 62 anni, residente in provincia di Alessandria. L’uomo veniva fermato a Spinetta in via Tortona alle 09.00 del 24 aprile alla guida di un’auto di proprietà di altra persona e, alla richiesta di fornire il documento di guida, ne era sprovvisto perché revocata nel 2015 quando l’uomo non aveva superato l’esame di idoneità tecnica. Da un controllo in banca dati risultava che l’uomo, a giugno e a settembre 2016, era già stato sorpreso alla guida di veicoli seppur sprovvisto di patente e nei suoi confronti era già stata applicata la norma che prevede la denuncia all’Autorità Giudiziaria per chi viene trovato per la seconda volta alla guida senza possedere un titolo valido. Di conseguenza, nella mattina del 24 aprile, sorpreso per la terza volta alla guida, veniva nuovamente denunciato all’Autorità Giudiziaria perché trovato a guidare senza avere il titolo autorizzativo, disinteressandosi dei provvedimenti già adottati nei suoi confronti in passato per lo stesso motivo. Inoltre il veicolo a lui in uso era già stato sequestrato in precedenza e quindi l’uomo stava utilizzando un’auto che non poteva essere usata, ma doveva essere custodita in un luogo non soggetto a pubblico passaggio. L’auto veniva nuovamente sequestrata ai fini della confisca e il 62enne veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria.

   
  Solero.

I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato per tentato furto aggravato e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli un cittadino italiano di 51 anni, residente ad Alessandria e pluripregiudicato. La pattuglia, intorno alle 13.30 del 25 aprile, interveniva presso il Bennet di Astuti perché il personale di vigilanza aveva fermato l’uomo con della merce rubata. Giunti sul posto, i militari accertavano che l’addetto alla vigilanza era intervenuto quando l’uomo si era presentato alle casse pagando solo una bottiglia d’acqua, ma appena attraversava le barriere antitaccheggio queste si attivavano. Veniva fermato e il 51enne restituiva una piastra per capelli del valore di 52 euro che aveva nascosto sotto il giubbotto, alla quale non aveva però rimosso il sistema antitaccheggio che faceva attivare le barriere. Veniva contattato il 112, con il successivo arrivo della pattuglia e i militari accertavano il tentativo di furto della piastra. Sottoposto a perquisizione personale veniva anche trovato in possesso di un tronchesino di grosse dimensioni, custodito in uno zainetto, utilizzabile per forzare i sistemi antitaccheggio, il quale veniva sequestrato. La piastra veniva restituita al responsabile dell’esercizio commerciale mentre l’uomo veniva invece denunciato all’Autorità Giudiziaria.

   
  Alessandria Cristo.

I Carabinieri della Stazione Alessandria Cristo hanno denunciato per furto aggravato di energia elettrica ed invasione di edifici due cittadini marocchini di 36 e 32 anni, clandestini sul territorio nazionale e pluripregiudicati. I militari intervenivano nella mattina del 24 aprile unitamente a personale dell’Enel in quanto era emerso che in quella abitazione c’era un consumo di energia elettrica a seguito di probabile furto. Infatti per quell’alloggio non risultava nessun contratto di fornitura del servizio elettrico da diverso tempo, ma i tecnici sul posto accertavano che vi era stata una manomissione interna al quadro elettrico con un allacciamento abusivo direttamente alla rete Enel che consentiva di rifornire di energia elettrica l’alloggio in questione di proprietà dell’ATC e che da una verifica è risultato sfitto già dal 2011. I militari intervenivano in supporto al personale Enel e identificavano gli occupanti dell’alloggio nei due marocchini, peraltro sprovvisti di permesso di soggiorno e irregolari sul territorio italiano, ma già ben conosciuti per i loro precedenti giudiziari, i quali avevano occupato senza averne alcun titolo l’alloggio in questione. Venivano quindi denunciati all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato e invasione di edifici, mentre il collegamento abusivo creato all’interno del quadro elettrico veniva rimosso in modo da impedire l’ulteriore sottrazione di energia elettrica.