Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.


Ormai quasi quotidianamente ci sono notizie di truffe in danno di persone anziane ed indifese; non solo ma soprattutto.
Spesso ho scritto suggerendo almeno un’iniziativa, dettata dal solo buon senso e dal rispetto per i cittadini (a costo zero), ma ora vorrei porre una domanda.
Che iniziative concrete, sottolineo concrete lasciando perdere per cortesia le solite chiacchiere di circostanza inutili quanto ripetitive, per fronteggiare la situazione sono state avviate da chi ha il dovere istituzionale e morale di intervenire a protezione delle categorie piu’ esposte ma in generale per una citta’ sotto assedio? Vero che Tortona non e’ il centro del mondo e che fatti di questo genere si ripetono ovunque ma chi ha la responsabilita’, sottolineo pratica e morale in tema di sicurezza, nel caso specifico prima ancora delle Forze dell’ordine in quanto tali parlo del Comune, la chiesa come diocesi, le scuole ecc,  cosa pensano del fenomeno e come intendono procedere?
O ritengono che sia sempre qualcun altro a doversi occupare dei problemi della citta’?
A meno che questo non sia ritenuto un problema degno di attenzione naturalmente.
Prevenire non e’ sempre possibile e nessuno lo pretende ma informare adeguatamente le persone questo e’ a mio avviso possibile ed il farlo capillarmente anche molto semplice, come scritto in altre occasioni e gia’ attivato in comuni a noi vicini, per cui almeno per rispetto verso le vittime di ieri e di oggi, perche’ di vittime parliamo, cosa intendono fare?
Se ben ricordo ad Arquata o Serravalle mesi addietro si e’ affrontato il problema da un’altra angolazione per cui sarebbe interessante sapere se questi fatti nei loro comuni e’ diminuito oppure no; ma sono certo che chi di dovere avra’ assunto da tempo informazioni al riguardo. Se no, si puo’ sempre chiedere naturalmente.
Vorrei sottolineare che e’ fare qualcosa anche il non fare nulla ed il non parlarne apertamente e’ comunque assimilabile al compiere un atto.
Un aneddotto: un vicequestore di roma, nostro referente in Italia per la sicurezza della nostra banca, un giorno mi disse che, erano tempi in cui quotidianamente eravamo rapinati in piu’ agenzie, uno specialista romano del ramo temporaneamente libero gli riferi’, a domanda come mai fossimo tanto facile bersaglio, “a dotto’ da voi ogni colpo e’ na tacca……………e gli spiego’ perche'”.
Capimmo il problema, attivammo quanto necessario ed in tempi immediati le rapine cessarono quasi del tutto da noi ed il bersaglio si sposto’ su altri istituti.
Questo per dire che le letture dei fenomeni occorre farle da piu’ angolazioni.
Del resto, come diceva mio zio, se vuoi fare bene il guardiacaccia vai a scuola dal bracconiere………………
Cordiali saluti
Lettera firmata