I Carabinieri della Stazione di Balzola, a conclusione delle indagini avviate a seguito dell’imbrattamento delle lapidi all’interno del cimitero di Morano sul Po avvenuto lo scorso 4 agosto, che aveva destato l’indignazione della cittadinanza, sono riusciti a dare un nome ed un volto all’autore del deprecabile gesto che, in data odierna, è stato deferito alla competente A.G. del Tribunale di Vercelli. Si tratta di A.Z., 35enne di Tronzano (VC). E’ lui, secondo i militari, colui che con un pennarello indelebile ha realizzato i disegni osceni e le scritte deliranti su due lapidi all’interno del cimitero; episodio che aveva indotto lo stesso sindaco di Morano ad intervenire, preannunciando che la sostituzione delle lapidi sarebbe stata a carico del Comune. Le indagini hanno altresì consentito di risalire al movente del gesto che sarebbe da ricondurre ai contrasti esistenti tra il 35enne vercellese ed alcune persone residenti nel comune alessandrino, i cui nomi sono stati peraltro tracciati sulle lapidi imbrattate e che nulla avrebbero a che fare con i defunti. Decisive sono altresì ritenute, al riguardo, le verifiche calligrafiche che potranno essere condotte grazie al sequestro, da parte degli Carabinieri, di un manoscritto redatto dall’indiziato, che consentirà di chiarire ogni dubbio attraverso il confronto con i disegni e le scritte incriminate.

 

I Carabinieri della Stazione di Murisengo hanno deferito in stato di libertà C.O., pensionato 69enne di Villadeati, per “omessa denuncia di smarrimento di armi”. I militari, nell’ambito delle verifiche condotte tra i possessori di armi e/o dei relativi titoli di polizia, si sono recati presso l’abitazione dell’uomo per controllare la corretta tenuta delle armi da questi detenute. Nella circostanza, il pensionato non è stato in grado di fornire spiegazioni in ordine mancato possesso di una carabina, verosimilmente andata smarrita. Data la grave negligenza, per lui è scatta la denuncia all’Autorità Giudiziaria.