Prosegue incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei militari della Compagnia Carabinieri di Casale M.to.

 

I militari del NOR Aliquota Operativa, alle ore 13:00 di lunedì scorso, hanno arrestato in flagranza di reato il ventottenne cittadino marocchino L.M. che, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in Casale M.to, veniva notato mentre passeggiava nelle vie del centro. Lo stesso è stato pertanto portato i caserma per accertamenti e subito dopo trasferito presso la casa circondariale di Vercelli in attesa di giudizio direttissimo che si è celebrato la mattina del 29 giugno; l’arresto è stato convalidato e la persona rimessa agli arresti domiciliari. Dopo poche ore, i militari del NOR Aliquota Operativa hanno dato esecuzione, nei confronti del medesimo, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Vercelli Ufficio GIP, ricollocandolo presso la casa circondariale di Vercelli, per aver continuato a molestare la propria ex ragazza, nonostante fosse agli arresti domiciliari proprio perché indagato per atti persecutori, commessi a partire da aprile dell’anno scorso, ai danni della stessa.

 

I militari del NOR Aliquota Radiomobile hanno deferito all’A.G. il quarantasettenne S.M., impiegato, poiché a seguito di sinistro stradale contro un’altra vettura, avvenuto la notte del 16 giugno in Casale M.to, veniva trasportato presso il locale ospedale e sottoposto ad accertamenti che appuravano il suo stato di ebrezza alcolica. L’auto è stata sequestrata e la patente di guida ritirata per l’inoltro alla Prefettura di Alessandria per la sospensione.

 

La notte del 28 giugno i Carabinieri del NOR, con la collaborazione dei colleghi della Squadra Volante del Commissariato di PS di Casale M.to, intervenuta sul posto in ausilio alla Radiomobile, hanno tratto in arresto per lesioni personali aggravate dall’uso di un’arma, nella specie un coltello lungo cm. 30 di cui la sola lama lunga cm. 20, il trentottenne cittadino marocchino K.H., residente in centro città. Lo stesso, mentre stava litigando con un vicino di casa a causa dei latrati di alcuni cani di proprietà di quest’ultimo, veniva invitato alla calma da un terzo uomo, poi divenuto vittima del reato, residente in un’abitazione confinante. Per tutta risposta K.H., probabilmente in stato di alterazione alcolica, brandiva un grosso coltello da cucina e colpiva il cinquantanovenne T.L., il quale per parare il colpo alzava il braccio sinistro subendo così lesioni giudicate guaribili in 25 gg. s.c. dall’ospedale cittadino ove era stato trasportato da alcuni vicini di casa richiamati dalle urla.