Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.
Come appassionato di ciclismo non posso che complimentarmi con Lei per l’articolo apparso domenica mattina riguardo alla presentazione del libro su Eddy Merckx a Castellania. Lungi dall’attribuire alla stampa il compito di coordinare e di dare il giusto risalto alle iniziative che si svolgono in citta’ ma anche dei comuni che in Tortona vedono il centro capofila, o quantomeno cio’ che dovrebbe essere, ritengo che la stampa ed i media in generale siano la piu’ adatta cassa di risonanza per veicolare le notizie degli appuntamenti il piu’ capillarmente possibile.

La mancanza di un capace coordinatore territoriale mi pare del tutto evidente; sottolineata in questa occasione solo perche’ mi ha coinvolto personalmente in modo del tutto occasionale.
Naturalmente come non sottolineare quanto oggi apparso sul giornale a proposito dei giovani che hanno collaborato con il Fai per far conoscere angoli di Tortona sconosciuti ai piu’.
Sottolineerei quanto programmato anche quest’anno dal ufficio bene culturali della diocesi di Tortona volto a far conoscere, attraverso i volontari opportunamente formati allo scopo, le chiese della diocesi ed il loro contenuto artistico ed architettonico.

Il contributo della Fondazione CrT, in ambiti diversi, ormai non fa quasi piu’ notizia tanto sono frequenti e ripetitivi.  Forse il Comune lo considera scontato?
Credo che senza il coinvolgimento dei giovani, intesi come gli ideali continuatori di una staffetta generazionale, non si possa costruire una “macchina informatrice e divulgatrice” che ridia slancio alle iniziative necessarie per portare il pubblico, locale e non, in citta’ e nelle nostre zone.Ai giovani va data fiducia e io li vedrei come i “mattoni” necessari a costruire in primis le fondamenta di una nuova citta’; viva e partecipata. Questi giovani che oggi aprono le porte del “Paterno”, solo come esempio tra altri, sono gli ideali primi cittadini ed assessori di domani; con una coscienza civica pero’ ben diversa da quella che percepiamo oggi.  Maturerebbero negli anni senso di attaccamento alla citta’ ed ai suoi dintorni che oggi manca completamente; e non solo per  l’aspetto culturale e sportivo.

Non si offenda nessuno ma oggi siamo ai minimi storici.
Vero che la presentazione del libro era a Castellania ma vorrei sottolineare il fatto che delle persone presenti, veramente tante, pochissime erano di Tortona mentre dal circondario, pavese ed alessandrino,  la presenza era numerosa.

Vorrei ricordare che gli intervenuti alla presentazione  erano giornalisti e scrittori di fama non solo nazionale che hanno ricoperto e ricoprono incarichi di primissimo piano nei loro ambiti di competenza; quindi presenze molto qualificate per l’occasione.  Va sottolineato anche che l’organizzazione e’ stata ottimale sotto tutti gli aspetti grazie alla presenza di persone che io non conosco direttamente ma che hanno mostrato quel garbo, quella educazione e quella competenza organizzativa che, come avevo sottolineato allora e ricordo con amarezza oggi, era mancata in occasione del ricordo di Giovanni Cuniolo a Tortona qualche anno fa.

Cose che fanno la differenza e che qualche “forestiero” di allora mi ha rappresentato confidenzialmente con amarezza..  Mi spiace doverlo ricordare ma “le macchine” organizzative fanno la differenza sempre ed ovunque.Per deformazione professionale mi reco sempre almeno mezz’ora prima sul posto per cogliere gli aspetti positivi e negativi, a mio parere naturalmente, delle manifestazioni alle quali partecipo; a molti potra’ sembrare una fissazione inutile mentre io ritengo che non si finisca mai di imparare soprattutto da quelli competenti.

Cordialita’.

Lettera Firmata