I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile Alessandria hanno arrestato per tentata rapina, lesioni personali e atti persecutori Badr Eddine Kanit, di 20 anni. Il giovane era stato arrestato il 9 marzo per stalking nei confronti della sua ex compagna, quando aveva tentato di sfondare la porta di casa della donna ed entrare in casa sua, venendo arrestato a pochi metri dall’abitazione dalle gazzelle intervenute. In questa circostanza, alle 02.00 circa del 18 marzo, la sua ex compagna si trovava in un parcheggio all’interno di un’auto e con il nuovo fidanzato, quando arrivava il 20enne che, vedendoli insieme, si avvicinava all’auto, apriva la portiera, li minacciava e insultava ripetutamente, rompeva una bottiglia di birra e usava un pezzo di vetro in modo minaccioso verso di loro. La ragazza scendeva dall’auto per calmarlo ma per tutta risposta il 20enne la colpiva alla mano con il vetro, rubandole il telefono e le sigarette e dandole poi un pugno in faccia. Quest’ultima però non rinunciava a difendersi e riusciva in una colluttazione a recuperare il suo telefono.

Nel frattempo, il ragazzo che si trovava insieme alla donna, dopo lo spavento iniziale, entrava in un locale pubblico e telefonava al 112, spiegando quando stava accadendo. Sul posto giungevano velocemente due gazzelle che raccoglievano i dati utili e iniziavano le ricerche del Kanit anche perché era trascorso poco tempo e non poteva essere lontano. L’intuizione di una pattuglia permetteva di rintracciare il giovane poco dopo che, credendo di non essere cercato proprio in quel luogo, forse dopo essersi nascosto in una zona buia, era tornato nello stesso locale pubblico dove era entrato nel bagno per lavarsi il sangue perché anche lui si era ferito con il vetro che aveva usato per aggredire l’ex compagna. I militari, intuendo che potesse essere tornato nel locale, lo rintracciavano nel bagno e lo arrestavano per tentata rapina, lesioni personali e atti persecutori, accompagnandolo successivamente al carcere Cantiello e Gaeta in attesa della convalida dell’atto. La donna aggredita veniva invece accompagnata al pronto soccorso cittadino dove veniva visitata e dimessa con cinque giorni di cure per una ferita lacero contusa alla mano destra e una ecchimosi allo zigomo destro.