Il Comune di Tortona informa la popolazione che ono pervenuti gli esiti delle prime analisi effettuate da ENI in conseguenza della terza effrazione dolosa ai danni dell’Oleodotto Sannazzaro Fegino, avvenuta sul territorio del Comune di Tortona in zona Via Bertarino lo scorso 7 febbraio.

“Le risultanze – recita un comunicato del municipio – confermano quanto riscontrato dalle prime evidenze e per tutti i campioni di terreno prelevati dalle pareti e dal fondo scavo realizzato nel corso dei primi interventi di messa in sicurezza, non risultano contaminazioni. Pur restando in attesa della conferma ufficiale che deriverà dalle controanalisi effettuate da ARPA, in questo caso sarebbe scongiurato il rischio di coinvolgimento della falda acquifera, così come, ad un primo riscontro, parrebbe anche nel caso dell’ultimo sversamento avvenuto sui terreni della Cascina Roggera, al confine con il Comune di Castelnuovo Scrivia, per il quale sono ancora in corso gli accertamenti.”

Per quanto attiene invece ai primi due episodi di sversamento di idrocarburi, che si sono verificati a giugno e settembre e che hanno provocato la contaminazione delle acque sotterranee, proseguono le attività di bonifica previste dai piani di caratterizzazione e le attività di monitoraggio e controllo effettuate dai competenti organi (ARPA e ASL).

Parallelamente l’ASL SIAN ha da tempo avviato, a titolo precauzionale, un autonomo piano di intervento caratterizzato dall’aumento di frequenze dei campionamenti dell’acqua ad uso potabile erogata dalla rete idrica nei Comuni interessati dalle effrazioni e dalla ricerca di parametri aggiuntivi rispetto a quelli abitualmente analizzati.

In particolare avendo ad inizio anno riscontrato su uno dei pozzi che alimentano la rete idrica del Comune di Castelnuovo Scrivia la presenza di MTBE, sostanza che grazie alle proprie specifiche caratteristiche di solubilità e velocità di propaganda in falda, è stata utilizzata per valutare l’estensione dell’inquinamento da idrocarburi, è stata introdotta la ricerca anche di questa sostanza nelle analisi sulle acque distribuite dalla rete idrica di Tortona e Castelnuovo Scrivia, riscontrandone tracce, ben al di sotto dei limiti indicati dall’Istituto Superiore di Sanità.