Il Piano Sanitario regionale non ha mantenuto le attese previste dai politici e l’accorpamento del Punto nascite di Tortona a Novi non é stato un successo.

Lo dicono i dati ufficiali

La situazione di partenza: nel 2012 ad Acqui Terme erano nati 355 bambini, a Tortona 442, a Novi Ligure 501, Casale 513, Alessandria 1.341. AGENAS dichiara 3.731 nascite di residenti, ma non fornisce dati riguardo i nati fuori provincia.

Nel 2013 inizia un trend decrescente sulle nascite: 3.006 parti (-19,4%), suddivisi tra 2.680 (89,2% del totale) in strutture della regione Piemonte e 326 (10,8% del totale) in strutture di regioni limitrofe. Ad Alessandria sono avvenuti 1.200 parti (-10,5% rispetto all’anno precedente), a Casale 419 (-18,3%), a Novi 595 (+18,8%). Nel corso del 2013 va ricordata la chiusura del punto nascite di Tortona (30/04/2013) con i numeri ridotti di Novi Ligure, che in sede di consuntivo deve rivedere molto al ribasso le aspettative di adesione da parte delle donne tortonesi.

Il 2014 conta un ulteriore diminuzione delle nascite rispetto all’anno precedente: 2.912 (-3%) suddivisi tra 2.580 (88,6% del totale) in strutture della regione Piemonte e 332 (11,4% del totale) in strutture di regioni limitrofe. Il 30/06/2014 anche il punto nascite di Acqui viene soppresso. I tanto sbandierati benefici che la Regione millantava di ottenere si scontrano contro l’evidenza dei dati AGENAS: i saldi sono negativi, calano i nati nelle strutture della Regione e aumenta la mobilità di confine. Ad Alessandria sono avvenuti 1.284 parti (+7% rispetto all’anno precedente), a Casale 384 (-8,3%), a Novi 654 (+9%). Flop clamoroso di Novi Ligure sotto tutti gli aspetti: tra il 2013, contando 7 mesi dopo la soppressione del punto nascite di Tortona, ed il 2014 dove, in teoria, tutte le donne tortonesi sarebbero dovute andare a partorire a Novi, i dati riguardo l’aumento dei volumi sono decisamente trascurabili, e non sfugge certo al colpo d’occhio l’aumento, invece, sia dei nati ad Alessandria, che quelli nati fuori provincia. Novi, in base sia alle aspettative di chi ha ideato questo strampalato accorpamento che considerando i volumi di nascite avvenuti mediamente a Tortona, sarebbe dovuta balzare come minimo a 800/850 parti, mentre invece i dati reali, misurati sul campo, restituiscono valori deludenti, pericolosamente vicino al volume minimo considerato di sicurezza dal Patto per la salute e, quindi, per la stessa regola che ha condannato Tortona, anche il punto nascite di Novi Ligure potrebbe essere, in un ipotetico futuro, considerato a rischio di soppressione.

 Annamaria Agosti