Egregio Direttore,
per la seconda volta Le scrivo, e anche in questa occasione è per parlare del degrado di questa cittadina sempre più proiettata in una spirale che ci si augura non sia destinata a trascinare con se’ al ribasso tutti i suoi cittadini.
L’occasione mi viene data da una scena abbastanza triste verificatasi questa mattina, mercoledì, esattamente di fronte ad una delle pasticcerie più note di Tortona: la lite tra due zingare e il mendicante di colore stabilmente in zona con il cappello teso tra le mani in attesa di qualche moneta. Motivo della lite? Il mendicante infastidiva uno dei tre (dico bene: tre!!!) suonatori di fisarmonica presenti stamattina sotto i portici.

Più che infastidirlo, operava in una zona forse già assegnata. Da qui insulti e grida: una vera e propria guerra tra poveri in quello che una volta era luogo di incontro per giovani, professionisti, madri a passeggio con le carrozzine.
Oggi occorre evitarli i portici, se si vuole sfuggire alle insistenti attenzioni di questa miriade di disperati.

portici 2IPeccato che evitare i portici significhi aggravare la sempre più compromessa situazione dei commercianti di Tortona, che già non brillano per senso di appartenenza e volontà di organizzare assieme al Comune iniziative degne di nota.
Se la polizia municipale lascia operare in tutta tranquillità i musicanti, i questuanti, i disperati, finisce per arrecare danno economico al commercio e danno di immagine ad una intera
città.
Non si tratta di essere razzisti: esistono strutture di assistenza idonee, non serve creare un ufficio distaccato della Caritas a cielo aperto, a tutto discapito della sicurezza e della serenità di una cittadina che già, pezzo dopo pezzo, sta perdendo assieme alla propria identità tutti quei servizi che oltretutto pagheremo ugualmente a carissimo prezzo con la prossima Tasi.
Confido nel tempestivo intervento di un Sindaco che, pur tra mille difficoltà, ritengo si stia
comunque muovendo con grande senso civico nella volontà di risparmiare a Tortona la fine indecorosa che forse da qualcuno viene auspicata.
Cordialmente


Lettera Firmata 

28 gennaio 2015