punto interrogativo - IEgregio Direttore,

Cosa Può essere mai successo? Come mai, fino al 2010, l’ASL AL era in equilibrio finanziario, mentre oggi non possono coesistere due DEA, uno a Tortona e uno a Novi Ligure, e solo per contenere i costi?

Sarebbe interessante scoprilo, non con l’intervento fuori luogo di un intrattenitore-mago-prestigiatore, bensì con dati e bilanci. Se c’è da fare dei numeri, bisogna farli “seriamente”.

 

Dal Consiglio Comunale aperto, a ritroso nel 2010, ed ancora a oggi.



 E’ stato pubblicamente ribadito in occasione del recente Consiglio Comunale aperto, dall’ex Sindaco di Tortona, oggi consigliere regionale, Massimo Berutti: la Giunta Bresso aveva lasciato un pesante buco nella sanità.

E già, tanto è vero che l’ormai defunta federazione sanitaria governata da Mario Pasino, fedelissimo dell’ex assessore alla Sanità Ugo Cavallera (il Pigmalione politico dello stesso Berutti) si adoperò alacremente per attuare gli indirizzi forniti dal Piano Socio Sanitario Regionale 2008 – 2010 e dal piano di rientro per il perseguimento dell’equilibrio della gestione nell’anno 2010. E ciò, puntualmente avvenne, come risulta dal documento in calce riportato, diffuso del 2011 a firma, appunto, del Commissario Pasino.

Per rinfrescarci la memoria, attingiamo proprio a queste informazioni.

http://www.aslal.it/allegati/relazione%20socio%20sanitaria%20dg2010_110609050127.pdf

Secondo il documento, nel triennio 2005/2007 si attua il consolidamento di tre ASL afferenti in una entità unica, come da schema e con dati economico-finanziari illustrati in dettaglio a seguire.

 

Anno 2005

Le tre ASL attingevano al Fondo Sanitario Regionale per 642,3 milioni di euro; tali fondi tuttavia non erano sufficienti alla copertura dell’intero fabbisogno dovendosi dunque dichiarare una maggiore necessità di risorse in misura di 30 milioni assegnate a titolo di “ripiano disavanzi” ed una perdita non coperta di circa 7 milioni; all’atto del commissariamento le aziende vennero, tutte tre, classificate in “grave squilibrio economico finanziario” con lievi differenze in ordine alla consistenza dell’inefficienza.

Anno 2006

Ha inizio un percorso di risanamento “di breve periodo” (così definito dagli organi regionali) in attesa di ridefinire gli assetti del Servizio Sanitario Regionale ed i conseguenti piani di rientro. In quell’esercizio le maggiori risorse necessarie, si consolidarono ai 30 milioni del 2005 mentre la perdita non coperta scese a circa 2 milioni.

Anno 2007

Si prosegue in tale percorso riducendo il maggior bisogno, a 29 milioni di euro (risparmio di 1 milione di Euro rispetto agli anni precedenti) ed azzerando la perdita non finanziata.

Anno 2008

Il definitivo assetto giuridico permette di sviluppare al meglio la razionalizzazione nell’impiego di risorse e di raggiungere così l’equilibrio economico finanziario già nel primo anno di vita di ASL AL; ovvero per via del “tecnicismo” della mobilità sanitaria, furono assegnati ulteriori 6,1 milioni, necessari a finanziare la maggiore produzione delle aziende pubbliche erogata in eccesso rispetto ai parametri fissati dalla Regione nel definire i piani di rientro.

Analogamente va ricordato che l’ASL AL fu l’unica in Piemonte a non necessitare di finanziamenti aggiuntivi a copertura della produzione dei privati accreditati.

Consegue che, al netto del “tecnicismo” di cui sopra, non si registrarono né maggior fabbisogno né, ovviamente, perdite non coperte. In quell’anno la Regione assegnò un ulteriore obiettivo circa il costo del personale, il tetto di spesa di 215,6 mln/euro fu rispettato (come emerge dal bilancio

dell’esercizio).

Anno 2009

I risultati economici, ad oggi ormai ampiamente cristallizzati, segnano il raggiungimento  dell’equilibrio economico e finanziario della gestione senza necessità di ulteriori trasferimenti al alcun titolo richiesti.

Secondo la relazione di Pasino, “il risanamento del bilancio è stato raggiunto attraverso una importante razionalizzazione dei cicli produttivi e dei fattori in essi impiegati”.

Bene, se quattro anni fa un Commissario certificava che il bilancio della ASL AL era stato risanato grazie ad un importante razionalizzazione di cicli produttivi e fattori, perché, OGGI, la Regione deve venire a bussare alla nostra porta e declassare i nostri ospedali? Andasse a tagliuzzare risorse altrove, no? Noi abbiamo già dato. Almeno fino al 2009, secondo i dati sopra esposti. E poi, cosa è successo?

 

Quel bilancio 2010 a firma Marforio chiuso in pesante passivo

 Appunto cosa è successo? A fine aprile 2012 Mario Pasino cede lo scettro della ASL AL a Paolo Marforio. Solo un anno dopo, nel maggio 2013 la Corte dei Conti si muove nei confronti dell’ASL Alessandria, sollevando non poche osservazioni riguardo il bilancio consuntivo 2010 (adottato, ricordiamolo, soltanto il 4 ottobre 2012, con ben 523 giorni di ritardo rispetto ai tempi di legge). Un Bilancio peraltro chiuso “in rosso” per ben 14 milioni 607 mila euro, e che ha fatto scattare l’interessamento della Corte dei Conti nei confronti dell’Asl della provincia di Alessandria a seguito di alcune gravi irregolarità contabili (o comunque criticità), riassunte in 12 prescrizioni finali che venivano segnalate sia alla ASL AL come linea di indirizzo, che all’Amministrazione regionale, per l’adozione di misure correttive.

 

ASL AL in perdita perché la Regione non paga?

 Questo passaggio, nella relazione della Corte dei Conti, appare particolarmente significativo. “Il 69% delle perdite portate a nuovo risale a risultati d’esercizio registrati fino al 2007 e non ancora coperti dalla Regione. Peraltro, risulta ancora elevato il credito che l’Azienda vanta nei confronti della Regione permanendo la crisi di liquidità già rilevata nei precedenti anni e confermata in questa analisi.”

E’ forse più facile tagliere ospedali e servizi in essere oggi, che guardare gli aspetti contabili sopiti da tempo negli armadi? Magari stanno comodamente in compagnia di qualche scheletro…. In fondo, nella politica, chi non ne ha?

(Fonte: http://www.oggicronaca.it/alessandria-la-corte-dei-conti-richiama-lasl-che-ha-chiuso-il-bilancio-in-rosso-di-14-milioni-607-mila-euro/)

 Annamaria Agosti

28 dicembre 2014

ospedale pronto soccorso - G