saitta chiamparino - QPurtroppo è la verità: nel consiglio straordinario regionale sulla Sanità della scorsa settimana, il consigliere Claudia Porchietto, di Forza Italia, ha accusato chiaramente la Regione di alcune grosse incongruenze nel Piano regionale. Una fra queste è la presenza nella città di Tortino di due Rianimazioni (Dea) ad un Km di distanza l’una dall’altra, che verranno mantenute nel nuovo Piano regionale mentre in provincia di Alessandria ci sarà un Dea ogni 60 Km, tanta infatti è la distanza da Fabbrica Curone, ad esempio, fino a Novi Ligure o Alessandria.

L’assessore Regionale alla Sanità, Antonio Saitta, è stato messo al corrente della questione, così è stato informato che a Tortona tre medici della Rianimazione sono pagati dalla Fondazione e nel caso in cui questa venisse tolta si perderebbero i tre medici.

Abbiamo spiegato direttamente all’assessore, vista la situazione, se fosse stato possibile mantenere un unico ospedale Tortona – Novi con due Dea. La spesa, a questo punto non sarebbe stata eccessiva visto che nei piani della Regione è prevista a presenza di un cardiologo e qualche letto di terapia intensiva nell’ospedale che non sarà sede di Rianimazione, ma non c’è stato nulla da fare: Saitta è stato chiaro: “Una sola Rianimazione nel sud Piemonte” e visto che Acqui terme è decentrata la lotta rimane tra Tortona e Novi.

Dai dialoghi con Saitta è parsa chiara una cosa: alla regione non interessa minimamente se la Rianimazione sarà a Novi o a Tortona, a loro interessa ce ne sia una soltanto.

Questo significa battaglia aperta e giocarsi il tutto per tutto quando, a febbraio, ci sarà il sopralluogo.

Mors tua vita mea. Purtroppo sarà così.

8 dicembre 2014

ospedale pronto soccorso - G