leggere - QPrima di pubblicare la lunga risposta ad un nostro articolo nella rubrica “La voce fuori dal coro” che essendo non firmato, per legge, è riconducibile alla direzione, invitiamo i lettori (e gli stessi estensori della lettera) a rileggere attentamente quanto scritto nell’articolo.

Per aiutarne la comprensione riportiamo una frase che riassume il senso pregnante dell’articolo:

“Questo non significa che un Comitato debba per forza agire da solo e rifiutare l’aiuto di chi glielo offre, ma se i grillini credevano nell’iniziativa e volevano aiutare a tutti i costi il Comitato a raccogliere firme, potevano farlo senza apparire, farlo come singoli cittadini e basta.”

A chi crede veramente in un progetto e lavora per gli altri, infatti, non interessa l’apparenza, ma solo la sostanza.

*********************************************************************************************************

Spettabile Redazione,

in questi giorni abbiamo letto un articolo dal titolo “La voce fuori dal coro: la raccolta firme politicizzata dell’armata Brancaleone” apparso sul sito Internet di Oggi Cronaca, noto giornale di Tortona e dintorni.

In questo articolo anonimo, il “Comitato Uniti per Tortona” che ricordiamo essere formato da gente comune e nato a difesa dell’ospedale, veniva etichettato inesperto, egocentrico ed ambizioso.
Questa lettera/comunicato, non vuole essere ispirazione di polemica nei confronti di nessuno ma qualche precisazione crediamo sia giusto farla.

Il Comitato Uniti per Tortona nasce il 16 ottobre in maniera spontanea come risposta al silenzio di tanti sulla vicenda dell’ospedale e nell’era tecnologica, viene lanciata una pagina Facebook che riceve in pochi giorni oltre 1000 “like”.

Un Comitato civico nato mentre accompagnavamo i nostri bambini a scuola, ha ben chiaro cosa vuol dire rappresentare la gente cercando di coinvolgere tutti i cittadini e perchè no, TUTTI i partiti o movimenti politici a salvaguardia dell’ospedale.

Non ci sembra che l’aver accettato l’aiuto di qualcuno, come nel caso del Movimento 5 Stelle il quale si è reso disponibile col proprio tempo e con le proprie risorse a presidiare un banchetto per la raccolta firme, possa portare a qualsivoglia danno.

Abbiamo sempre detto che il Comitato non ha alcuna connotazione politica ma solo ad una comunità che appartiene ai tortonesi.

Ed abbiamo chiesto anche pubblicamente a chi avesse la possibilità di farlo, una mano per raccogliere le firme a difesa dell’ospedale.

Alla persona che ha scritto l’articolo, molto attenta a dare risalto a presunti errori che inducono a pensare alle appartenenze politiche o di giudizio finale di una battaglia tutta da “combattere”, non dovrebbe però sfuggire che un Comitato formato da cittadini con a “capo” 2 o 3 persone che ai più tanti sono sconosciuti (saremmo egocentrici?), ci sta mettendo del suo per dare risalto a quanto la Regione ha voluto fare per il l’ospedale di Tortona.

Si legge nell’articolo che il farsi aiutare dal MoVimento 5 Stelle (che ringraziamo per la disponibilità concessa) risulta essere un clamoroso autogol perchè farebbe perdere di credibilità alla battaglia messa in atto nei confronti della Regione poichè il Comitato sceglie una chiara connotazione politica cioè quella di farsi rappresentare dai grillini.

Allora anche l’amministrazione comunale sta sbagliando a portare avanti una battaglia in maniera univoca con l’opposizione creando una squadra di tecnici dove all’interno ci sono consiglieri comunali sia del Centro Sinistra ma anche del Movimento 5 stelle e delle liste civiche di centro destra?

Noi crediamo di no e proprio perchè l’obiettivo finale è quello di salvare l’ospedale per tutelare la salute dei cittadini tortonesi e dei comuni limitrofi, è giustissimo coinvolgere e farsi coinvolgere da tutti quelli che hanno lo stesso scopo.

Tra l’altro, al nostro comitato sono state consegnate tutte le firme raccolte precedentemente anche da altri soggetti facendole confluire nella nostra iniziativa.

Quindi, perchè pensare che un soggetto politico come il Movimento avrebbe dovuto fare una strada a parte nella raccolta delle firme?

E perchè dovrebbero pensare i cittadini che ci siamo legati ad un movimento o partito politico arrivando a credere che il Comitato non è più espressione della gente etichettandoci come scorretti?

Abbiamo la consapevolezza che quando si parla di comunità e di difesa di un servizio che verrà meno a questa comunità, l’unica appartenenza che si può sentire è quella alla propria città infischiandosene se ti aiuta l’uno o l’altro partito o movimento politico oppure questa o quella sigla.

Crediamo, noi del comitato che ognuno sia libero di pubblicare ciò che ritiene ma siamo altrettanto convinti che usare spazi per scoop di basso livello anzichè dare invece risalto a quanto messo in atto, sia controproducente non tanto nei confronti del comitato ed alle persone che lo hanno creato, ma nei confronti della causa (difesa dell’ospedale) e dei cittadini tutti.

Volendo spiegare tecnicamente alcune piccole cose sulla vicenda riportata nell’articolo, speriamo non sia sfuggito il fatto che a Tortona, così come in altre città, per occupare temporaneamente un suolo pubblico si deve pagare una tassa (TOSAP).

Per mettere un gazebo quindi, a norma della Deliberazione della Giunta Comunale n. 226 del 27/12/2011, si paga una Tassa di 35 euro per le Occupazioni di Spazi e Aree Pubbliche (TOSAP) temporanee.
E cosa avrebbero dovuto fare i componenti del Comitato?
Pagare di tasca propria la tassa tutte le volte che ci fosse stato il tempo a disposizione per mettere il Gazebo rischiando così (ed in questo modo) di suscitare qualche “dubbio” nella testa di qualche malpensante del tipo: chissà chi li finanzia”?
Oppure avrebbero dovuto chiedere soldi per finanziare i costi del comitato portando qualcuno a pensare che lo si fa per guadagnare?

Il comitato non ha chiesto un centesimo a nessuno dei cittadini che hanno firmato neanche per coprire le spese di oltre 1500 fotocopie fatte o fax inviati.

Quindi, ben vengano gli aiuti di pura e semplice collaborazione messe in atto ognuno col proprio tempo e con le proprie disponibilità.

Onde evitare già da adesso dei processi alle intenzioni, dichiariamo come Comitato che abbiamo chiesto a tutti di partecipare alla manifestazione del 15 dicembre senza portare alcuna bandiera di partito o di movimento ma solo un cerotto da mettere sulla giacca sperando che sia più sbiadito possibile per evitare che anche col colore del cerotto, si strumentalizzi l’operato di chi è in buona fede.

Infine, in maniera provocatoria vorremmo dire alla persona che ha scritto l’articolo (chiunque essa sia) che se volesse dare un contributo a fondo perduto per pagare la Tosap, per fare uno striscione identificativo del Comitato, e siccome le persone che sono nel comitato al sabato lavorano (al mercato, in ospedale, negli uffici), chiediamo anche se avesse delle persone che, come giustamente sottolineato devono essere “esperte”, da poter mettere al banchetto per raccogliere le firme.

Sperando di non aver urtato la sensibilità di nessuno ma di aver fatto capire a qualcuno che i cittadini tortonesi non si fermano, vi aspettiamo e vi invitiamo nuovamente alla manifestazione del giorno 15 dicembre le cui modalità sono riportate sul nostro volantino (ciclostilato in proprio).

….ah, dimenticavamo.
SI, SIAMO AMBIZIOSI. Vogliamo che l’Ospedale NON chiuda i suoi reparti!!
Non lo dice Brancaleone….ma lo chiede la sua armata!


Comitato Uniti per Tortona:  Antonio Lace, Elena Piccinini, Raffaele Benedetto

23 novembre 2014