venerdì mistero“Le leggende inerenti l’esistenza di una presunta civiltà protostorica avanzatissima tecnologicamente potrebbero trovare una eventuale conferma oltre le cosiddette ‘Colonne d’Ercole”. Questo l’incipit del comunicato stampa relativo ad una serata speciale de ‘I venerdì del mistero’ così come reso noto dal presidente dell’associazione Altomonferrino-acquese no profit LineaCultura, Massimo Garbarino, il quale ha svelato le prime interessanti indiscrezioni relative ad un evento di grande riscontro oggettivo che dovrebbe costituite il leit motiv delle nuove popolari conferenze dibattito giunte quasi al traguardo dei 100 appuntamenti consecutivi dalla seconda metà degli anni novanta del XX secolo ad oggi: “Nel contesto di tematiche similari quali Atlantide oppure il continente perduto di Mu, nell’Oceano Pacifico, “La scoperta annunciata dalla Radiotelevisione del Portogallo potrebbe cambiare se non il corso della storia almeno le scoperte relative ad un presunto lontano passato ove – spiega Massimo Garbarino – civiltà “alternative” a quelle attuali avrebbero imperversato in differenti aree del pianeta Terra per poi eclissarsi repentinamente e senza una plausibile spiegazione scientifica o archeologica”.

In sostanza, una piramide di rilevanti dimensioni si troverebbe negli abissi circostanti l’arcipelago portoghese delle Azzorre, ad una profondità di circa quaranta metri negli abissi dell’Oceano Atlantico. Secondo le misurazioni tale struttura megalitica piramiforme sarebbe alta all’incirca settanta metri avente una base quadriforme di addirittura ottomila metri quadrati”: La presunta piramide – conclude il presidente di LineaCultura – sarebbe stata scoperta da un peschereccio del Portogallo impegnato a scandagliare i fondali oceanici”.

I ‘Venerdì del mistero’, che hanno quale location abituale il prestigioso salone di Palazzo Robellini, non senza eventi particolarmente rilevani ospitati nella maggior sala del Consiglio municipale, a Palazzo Levi, sede del Comune di Acqui Terme, nel corso dell’anno 2014 sono intitolati alla memoria del grande studioso milanese – ma acquese di ‘adozione’ – il rosa+croce Flavio Ranisi, già membro del direttivo del sodalizio altomonferirino e ‘scomparso’ nel 2010.

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 6 maggio 2014