Filippo Timo

Filippo Timo

Queste mie righe, più che una replica all’articolo apparso su “Oggicronaca” che mi cita come possibile candidato a sindaco a Villalvernia, vogliono essere una doverosa risposta ai numerosi miei concittadini villalverniesi che in questi ultimi mesi mi hanno espresso la propria stima, chiedendomi un maggior impegno nella futura amministrazione di Villalvernia e indicandomi come un valido candidato al ruolo di sindaco.

A loro, innanzitutto, va la mia più profonda gratitudine: per un trentenne che sta vivendo ora le prime esperienze lavorative, in un momento storico avaro di soddisfazioni, ricevere apprezzamento per il proprio impegno è davvero qualcosa di molto prezioso.

Il consenso che i miei concittadini hanno voluto generosamente manifestarmi mi ha indotto a considerare attentamente la possibilità di candidarmi come capolista di una nuova lista, magari con altri giovani al suo interno. Sarei stato davvero onorato di ricoprire tale ruolo, ma ritengo che in queste scelte ci si debba far guidare più dall’umiltà e dal senso di responsabilità che non dall’ambizione personale.

Se è vero che un giovane può portare più energia ed entusiasmo in ciò che fa, è altrettanto vero che il ruolo di sindaco, specialmente in una situazione difficile come quella di Villalvernia, richiede ben più esperienza e maturità di quante io ritenga di avere. Inoltre ho sempre pensato che quando ci si assume un impegno, a questo impegno ci si debba dedicare con tutte le proprie energie: anche in questo un giovane all’inizio di una carriera professionale è meno indicato di un uomo maturo e che ha già preso congedo dal lavoro.

Per queste ragioni, guidato dalla grande considerazione che ho verso il mio paese e il ruolo di sindaco, ho scelto di non candidarmi come capolista, ma di continuare ad offrire il mio aiuto nel ruolo di consigliere, se i miei concittadini vorranno.

Quanto invece al “sindaco che vorrei”, credo di averne già fatto un buon ritratto. A questo identikit mi sento di aggiungere solo un’ultima considerazione: nelle parole dei molti concittadini coi quali ho chiacchierato negli ultimi mesi ho colto un desiderio quasi unanime, ovvero il bisogno di un segno di rinnovamento e discontinuità col passato. Questo desiderio è anche mio, dunque penso che il futuro sindaco di Villalvernia debba essere scelto al di fuori della giunta che ha governato il paese negli ultimi dieci anni.

Ciò non toglie che nell’amministrazione uscente ci siano persone valide e che hanno fatto molto per Villalvernia: a loro dico, se avete voglia di continuare a spendervi per il vostro paese fatelo, ma non nel ruolo di sindaco, perché a Villalvernia ora serve innanzitutto un segno tangibile di cambiamento. Il paese ve ne sarà grato.

Filippo Timo


1 aprile 2014