Portici Frascaroli - IVenerdì 20 dicembre 2013, quattro giorni prima di Natale: via Emilia, cuore dello shopping cittadino, praticamente deserta, con negozi vuoti ovunque, persino i bar.

Fino a qualche anno fa camminare e fare acquisti era praticamente impossibile con code nei negozi ed oggetti regalo che quasi non si trovavano più.

La gente usciva anche con temperature polari, oggi, malgrado il termometro fosse ampiamente sopra lo zero, la città era un mortorio: volti tristi e pensierosi. Quelli dei commercianti innanzi tutto, ma soprattutto quelli delle poche persone che avevano deciso di uscire di casa.

Non bisogna essere una volpe per accorgersi della situazione in cui si trova la città di Tortona: da largo Borgarelli in via Emilia all’incrocio con via San marziano, corso Montebello, via Carducci e piazza Duomo: le vie dello shopping con negozi tutti vuoti, e ogni tanto qualcuno, con un cliente.

I tortonesi, come la maggiorparte di molti altri cittadini italiani sono allo stremo, senza lavoro e senza soldi.

La tredicesima è servirà per pagare le bollette arretrate e le tasse, che a Tortona sono ai massimi livelli.

Il sindaco Berutti, ormai a fine mandato, dirà che il Comune può fare ben poco per risollevare la situazione dei tortonesi ma poco è pur sempre meglio di niente.

Il problema è che quel poco, forse, a Tortona, non viene neppure fatto e la città sta avviandosi verso una lenta agonia, con negozi che chiudono, tasse al massimo, senza attrattive, senza lavoro, senza interventi e senza nulla, nell’immobilismo più assoluto dei nostri politici nazionali, ma soprattutto locali.

20 dicembre 2013