“Lo stabilimento di Novi è un punto di partenza e non di arrivo. Non voglio assumermi pubblicamente degli impegni ma è possibile che, in futuro, alla ex-Smurfit possano esserci nuove lavorazioni e, di conseguenza, nuove assunzioni”: così Marco Cecconi, amministratore delegato della DKC Europe.

Le sue affermazioni nella conferenza stampa tenutasi ai Campionissimi giovedì 7 novembre, nel corso della quale la DKC ha presentato il suo investimento per la realizzazione dello stabilimento di Novi, le sue produzioni, la sua realtà. Presenti, fra gli altri, il presidente della Regione Cota, il sindaco di Novi Lorenzo Robbiano, il candidato sindaco del Pd ed attuale consigliere regionale Rocchino Muliere, assessori comunali e provinciali. Lo stabilimento di Novi sarà specializzato in canalizzazioni metalliche ed in accessori.

“Lo scorso anno-ha affermato Emilio Lovo, responsabile dello stabilimento di Novi-sono stati prodotti dal gruppo seimila tonnellate di laminati d’acciaio e circa 13 mila accessori. Perchè la scelta di Novi? Facile: abbiamo l’esigenza di espanderci, di investire in macchinari ed in tecnologie. Dovevamo trovare una zona con certe caratteristiche non tanto lontano da Casella dove abbiamo un altro centro. Novi si prestava magnificamente: vicina a grandi arterie di comunicazioni, una città con vocazione industriale consolidata. Il contatto con il Comune di Novi è stato semplice, facile. E questo nonostante che fosse il mese di agosto, dello scorso anno. La risposta è stata pronta sia dal versante politico che da quello dei funzionari dell’ufficio dell’Ente Locale. C’era uno stabile dismesso da 7-8 anni, abbiamo deciso di recuperarlo e di fissare lì le nostre produzioni. Facciamo molta attenzione alle risorse umane, sulle assunzioni abbiamo puntato su giovani che hanno una età media di ventidue-ventitre anni, diplomatisi presso il locale Istituto Tecnico. E con il Ciampini abbiamo stretto un’ottima collaborazione.”

L’Ing. Ennio Ravarino dello studio di progettazione ha illustrato quindi le varie fasi di recupero dello stabilimento la cui costruzione risale al 1959. “Abbiamo effettuato la compravendita il 25 giugno del 2012, proceduto alla progettazione ed agli aspetti autorizzativi. Nell’agosto dello stesso anno abbiamo cominciato i lavori di bonifica dall’amianto presente per una superficie di ben 17.500 metri quadrati sui complessivi ventiduemila dello stabilimento che ha avuto anche un ampliamento. Il primo settembre di quest’anno abbiamo iniziato il rodaggio dello struttura. La messa a regime dell’attività è prevista per il 15 dicembre. Attualmente si sta concludendo il trasloco da Casella a Novi.” Il costo generale dell’investimento è stato di 12 milioni di euro. Nelle intenzioni dei dirigenti della DKC lo stabilimento di Novi dovrà avere una funzione centrale per l’attività del gruppo e nel prossimo anno vi verrà avviata la produzione di blindosbarre, ovvero di un canale elettrificato per il trasporto di energia. “Un prodotto tecnologicamente molto elevato la cui realizzazione ha comportato studi, analisi ed un lavoro di progettazione per oltre due anni.” Attualmente lo stabilimento di Novi occupa 45 operai e 6 impiegati. Nel corso della conferenza stampa il presidente della Regione Piemonte, Cota, ha espresso la necessità di un potenziamento dei traffici del porto di Genova e sulla conseguente realizzazione del Terzo Valico, non usando propriamente parole gentili verso chi vi si oppone.

Maurizio Priano 



 9 novembre 2013