E’ con grande preoccupazione che abbiamo appreso come, in occasione della discussione dell’aggiornamento del Piano Cave per i lavori del terzo valico (Alta Velocità Genova-Tortona ), mentre da una parte si stralciava la cava di Sezzadio in seguito alla forte opposizione degli abitanti e dei Comitati e, mentre diversi sindaci tra cui quelli di Pozzolo e Pontecurone prima e quello di Alessandria dopo hanno tirato il freno a mano sul deposito di materiali tossici nelle cave del proprio territorio, dall’altra il Sindaco di Tortona si sarebbe offerto di ospitare i materiali di risulta degli scavi dell’alta velocità (con amianto,piombo,cadmio e diversi additivi schiumogeni ricchi di sostanze chimiche tossiche) nelle 3 cave tortonesi di Castello Bollo, Castellotto 1 e Castellotto 2..

Le cave hanno una capienza di: 308.148 mt. cubi potenziali in Castello Bollo, 251.852 mt.cubi potenziali in Castellotto 1 e 200.000 mt.cubi potenziali in Castellotto2 (queste 2 ultime si trovano all’altezza dello svincolo autostradale di Tortona)..E questo solo per i primi lotti di lavori.

Nei successivi lotti di lavori sono infatti previste numerose altre cave a Tortona e nel Tortonese, come quella di Castello Armellino tra Sale e Tortona (1.500.000 mt. cubi potenziali).

Il buon Berutti, contraddicendo quanto da lui stesso affermato a proposito di salvaguardia della salute pubblica nella seduta consiliare del dicembre 2012, sarebbe dunque pronto a svenderla per favorire le lobbies dell’alta velocità! Proprio lui che dovrebbe essere il primo tutore della salute pubblica!

Le cave dovrebbero ospitare lo smarino (materiali di risulta degli scavi per il terzo valico) che contiene amianto come afferma la relazione della Provincia per giustificare il parere negativo al Progetto Enel Green Power ( nella quale si legge che nei pressi del Monte Porale sono presenti fino a 200 grammi di amianto su un kg. di roccia estratta).

La cosa è ben nota:

perché fu oggetto di discussione nella famosa seduta consiliare

perché i Comitati notav terzo valico hanno svolto una paziente opera di controinformazione in questi ultimi 2 anni,

perché è stato ammesso dallo stesso Cociv che però ha affermato “C’è l’amianto?Andiamo avanti lo stesso”.

Sembra che l’esperienza di Casale Monferrato non abbia insegnato niente a lor signori.

Mentre il movimento blocca gli espropri del Cociv da più di un anno e si susseguono assemblee pubbliche ovunque sui territori interessati dal tracciato del terzo valico, gli esponenti dei partiti pro-tav fanno a gara a chi la spara più grossa e le lobbies dell’alta velocità premono sulle amministrazioni perché si parta in fretta con i lavori: a loro basta iniziare in modo da intascare i finanziamenti.

Improvvisamente ci si accorge che Provincia diede parere negativo all’utilizzo della cava Montemerla, a Tortona, capienza mt. cubi 2.200.000 per 10 metri di profondità, perché oltre che stare esattamente in mezzo alla città, a due passi dal popoloso quartiere dell’Oasi, dalle scuole elementari, dall’asilo e dal Marconi, ed anche dal Centro Commerciale Iper, è anche in area esondabile, e la dichiarò sito “non idoneo”.

Ora, delle due l’una: o si passa sopra quel parere avanzando come bulldozer ed esponendosi a ricorsi legali da parte dei cittadini e del movimento no tav, o la Montemerla salta..e con essa, si deve rifare il Piano Cave

Nel frattempo noi Comitato di Tortona come sempre lavoriamo..oggi usciamo sui giornali (non sia mai che qualcuno pensi che non c’è opposizione solo perché non escono articoli di continuo sulla stampa!) e continuiamo il nostro lavoro paziente, capillare e quotidiano.

Noi stiamo organizzando assemblee nei paesi e nei quartieri interessati dalle cave e dall’opera, noi stiamo divulgando dati ed informazioni che i Comuni tengono …..gelosamente…. nascosti, noi stiamo in giro ogni giorno a parlare con la gente.

I Signori del Tav, convinti che in queste zone tutto si possa, scopriranno che non è così.

A proposito, seguite il programma di Riccardo Jacona, Presa Diretta il lunedì ore 21.10 su Rai3, nelle prossime settimane (probabilmente lunedì23 settembre) andrà in onda anche un servizio sullo sperpero di soldi pubblici nella realizzazione del Terzo Valico, interessante da seguire…

Noi non ci stiamo a pagare 115 milioni di euro al km per un’opera che non serve ai pendolari né a tutti noi, ma è nell’interesse esclusivo dei costruttori della linea (nel Cociv il controllo è detenuto da Impregilo) e delle aziende che gestiscono l’area logistica di Tortona, un’opera che avvelenerà noi e le generazioni future spargendo amianto e materiali tossici nell’aria, nell’acqua e nel terreno, in una zona che ha già una delle percentuali di più alta mortalità per tumore.

Noi non ci stiamo ad accettare che le mafie e le cosche della ‘ndrangheta approfittino di questi lavori per gestire il territorio e continuarne a disegnare l’aspetto… anche Tortona può dire NO.

No Tav Terzo Valico Tortona



15 settembre 2013