Ma perché un privato che gestisce una farmacia guadagna decine e decine di migliaia di euro all’anno e un soggetto pubblico come Farmacom solo 2.412 euro all’anno per ogni farmacia e il Comune di Tortona strombazza questo grandissimo risultato come oro colato?

E’ l’inevitabile domanda che  bisogna porsi dinanzi all’ultimo comunicato stampa giunto dal Comune e a certe affermazioni del sindaco Massimo Berutti sull’ottima gestione delle due farmacie comunali.

Un comunicato dai toni trionfalistici per una società che, tra l’altro, è illegittima e non dovrebbe neppure esistere, ma continua ad operare malgrado la Corte dei Conti, e l’Authority abbiano più volte ribadito che la Società non poteva essere costituita e che al più presto la situazione deve essere sanata.

Sono anni, ormai, che il Comune dichiara di essere in procinto di sistemare la situazione e di rientrare nella legalità, ma nulla di concreto al riguardo è stato fatto: Farmacom continua ad essere una società illegittima e continua ad operare sul mercato. Quando il Comune di Tortona riuscirà a risolvere il problema? Il dubbio amletico non è di poco conto.

Ma come detto, quello che colpisce sono i toni trionfalistici del Comune: “Il bilancio 2012 ha registrato un utile pari a 4.824, euro contro l’utile realizzato nel 2011 che ammontava a 2.652 euro – recita il Comunicato del municipio – negli ultimi sei mesi c’è stato un notevole miglioramento nella gestione finanziaria della società che ha consentito di compensare alcune perdite registrate nel primo semestre.”

“E’ un risultato molto positivo – ha commentato il sindaco, Massimo Berutti – frutto della professionalità e impegno con cui le farmaciste e l’amministratore unico stanno gestendo la società. Con questo bilancio siamo pronti per intraprendere le soluzioni, che più volte abbiamo avuto modo di illustrare, che consentiranno a Farmacom di proseguire con la sua attività in maniera serena e salvaguardando i tredici posti di lavoro”.

Peccato che questo risultato in attivo sia dovuto anche al fatto (tutt’altro che marginale) che l’amministratore delegato della Società, Cesare Rossini, lavora gratis, perché se si dovesse pagare un amministratore, il bilancio sarebbe irrimediabilmente in rosso.

Quindi il bilancio in attivo, per la risibile somma di 200 euro al mese per ogni farmacia, raggiunto anche grazie ad ogni possibile escamotage, è sicuramente un viatico per poter finalmente (si spera) mettere a posto legalmente la società adeguandosi a quanto prescritto dalla Corte dei Conti, ma per favore, millantare tutto questo come un grande risultato positivo, francamente ci sembra davvero eccessivo. Altrimenti per tutti gli altri farmacisti che fanno i soldi gestendo una sola farmacia (e non due) cosa dobbiamo fare? Proporli come ministri dell’economia?

 5 maggio 2013