Michele Fossati

Michele Fossati

 

Questa settimana si sono svolti incontri fondamentali per la nascita della coalizione alternativa all’attuale amministrazione comunale novese.

Abbiamo incontrati i vertici cittadini di Lega Nord, Fratelli d’Italia e Fare per Fermare il Declino, confrontandoci sulla lettera d’intenti per l’adesione alla coalizione.

“L’esito di questi colloqui è stato per noi positivo ed incoraggiante, perché si è andati ben oltre al semplice esame del documento da noi proposto, dimostrando già una forte attitudine alla condivisione degli obiettivi, e delle idee su come raggiungerli.” Così dichiara  Michele Fossati, uno dei protagonisti di “Avanti Novi”, formazione politica nata praticamente alcuni mesi fa da fuoriusciti del Pdl.

 

 

Allora avete buone prospettive di realizzare un’alleanza?

E’ ancora presto per dirlo. Chiaramente, com’è giusto che sia, tutto questo dovrà essere sottoposto dai nostri interlocutori al vaglio degli propri organi direttivi, anche a livello provinciale, per permettere alla coalizione di partire con il piede giusto: ciò avverrà nell’arco di un mese o poco più.

 

Avete in programma incontri con altre forze politiche di Novi?

Si, “Avanti Novi” continua i suoi incontri già programmati con altri soggetti politici della città, restando disponibile, nei tempi stabiliti, a confrontarsi con chi vorrà farlo a viso aperto, alla pari, senza i bizantinismi ed i tatticismi di una politica d’altri tempi che la nostra città, e non solo lei, non può e non vuole più permettersi.

 

Con quali forze politiche pensate di trovare una intesa?

Noi dialoghiamo con tutte le forze politiche che sono alternative alla sinistra. A Novi c’è sempre stata una significativa area moderata che però non è mai stata capace di presentarsi in modo compatto. A nostro avviso le primarie sono l’unico strumento per consentire di individuare un candidato unico.

 

Michele, abbiamo iniziato con questa notizia. Ma puo’ presentarsi in poche parole?

Sono, si può dire per tradizione familiare, un liberale vecchio stampo. La politica è sempre stata, se vogliamo, un mio pallino visto che me ne occupo da almeno vent’anni. Ho fondato e sono stato segretario della Gioventù Liberale di Novi fino al termine della vittoriosa campagna dei referendum Segni. Dopo il disastro del centrodestra nelle ultime elezioni comunali mi sono riavvicinato alla politica. Ho fatto parte del Pdl ma me sono distaccato quando mi sono accorto che si parlava sempre di congressi ma poi non si realizzavano mai. Da noi si è tenuto solo quello provinciale. Io penso che chi fa parte di una formazione politica debba concorrere a designare chi governa il partito.

 

Avanti Novi si è preoccupato di organizzare, in questi mesi, un corso di educazione civica: ci può dire come sta procedendo, che cosa trattate, quante lezioni?

Il corso sta procedendo molto bene, oltre le più rosee aspettative e gli iscritti sono numerosi ed interessati. Le lezioni sono dieci ed il costo per partecipare al corso è di venticinque euro. Abbiamo finora parlato del funzionamento della macchina Comune, delineato le questioni urbanistiche e quindi ad esempio cos’è un Piano Regolatore ed una Variante, di come si forma il bilancio comunale e delle società partecipate. Ne abbiamo in programma altre in cui si parlerà di accesso ad atti amministrativi, il Comune e gli appalti, i trasporti e le infrastrutture, la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

 

Perchè un corso di educazione civica? Pensate di realizzare altre lezioni oltre a quelle che avete programmato?

Con la scomparsa dei partiti tradizionali, sono morte anche le scuole di partito e questo ha portato ad uno scadimento generalizzato del livello di preparazione della classe dirigente. Dal momento che per noi cultura e formazione sono importanti non solo a parole, pur non ricevendo finanziamenti pubblici, ai quali peraltro siamo contrari, abbiamo deciso di fornire alla cittadinanza questo servizio ad un prezzo “politico”. E il successo del primo corso ci ha ovviamente spinto a iniziare a lavorare al secondo ciclo di lezioni che partirà a settembre.

 

“Avanti Novi” è un soggetto politico ed ha lanciato le primarie: quando si svolgeranno e perché?

Si terranno in una data da concordare con gli alleati, di sicuro dopo l’estate, e comunque in modo da avere il giusto tempo per arrivare pronti alle elezioni. Lo scopo delle primarie è quello di consentire ad un determinato schieramento di individuare un candidato unico. Inoltre si toglie la scelta alle segreterie per consegnarla ai cittadini: è un grande esercizio di democrazia.

 

Per le primarie avete qualche nome da presentare?

Su questo punto vedo che c’è un pericoloso fraintendimento di fondo. La decisione di tenere le primarie con regole chiare ed aperte spinge anche persone che non hanno molta simpatia per le segreterie di partito a farsi avanti. Renzi è stato il frutto politico delle primarie esattamente come Cavour fu il frutto politico dello Statuto Albertino. Prima si stabiliscono le regole e poi si trovano, o si fanno avanti, i candidati.

 

L’intervento di Lovelli ha praticamente tolto di mezzo candidati che andavano per la maggiore e lanciato il sasso per cui il prossimo sindaco di Novi deve essere una donna. Cosa ne pensate?

Io sono e resto un inguaribile democratico e credo che siano i cittadini, attraverso lo strumento delle primarie aperte, le persone più adatte a scegliere il candidato sindaco.

 

Preferite un Partito Democratico in cui prevalga la figura di Renzi o quella di Bersani?

La lealtà verso il PD degli esponenti renziani, che a vario titolo fanno parte integrante dell’attuale amministrazione, li rende di fatto non compatibili con il nostro progetto di rinnovamento della città. Il resto è teatrino, ai cittadini novesi non interessa.

 

Quale sarebbe il primo punto da affrontare per voi per il governo di Novi?

Occorre semplificare, sburocratizzare e tagliare tutti gli sprechi. Bisogna concentrare le risorse nei punti strategici e diminuire la pressione fiscale sui cittadini, senza diminuire troppo i servizi erogati. Perché il posto migliore dove lasciare i soldi sono le tasche dei cittadini.

 

Che voto dareste alla giunta Robbiano e secondo voi dove ha mancato maggiormente?

L’attuale giunta non è stata capace a nostro avviso di dialogare con la città e non ha più nulla da dire e da dare alla città. Sono da troppo tempo al potere e questo li ha resi opachi e arroganti. Novi ha un disperato bisogno di un radicale ricambio della classe dirigente, di aria fresca.

Maurizio Priano



 14 aprile 2013