Una conferenza stampa urgente per rimarcare tutta la drammatica  situazione in cui vive Alessandria e per avvisare il Governo di fare presto, molto presto, perché altrimenti la città rischia di morire.

Questo in sintesi il messaggio che il sindaco Maria Rita Rossa ha volto lanciare ai cittadini, ai sindacati, alle forze politiche, a tutti. Un messaggio che va al di là della singola decisione temporale di fermare tutte le procedure per circa 10 giorni, anche se questi giorni saranno cruciali perché entro il 24 aprile il Comune dovrà rispondere alla lettera del Ministero che ha contestato 26 punti del Bilancio riequilibrato approvato dal Comune di Alessandria e le risposte potrebbero essere molto diverse a seconda dello sviluppo che prenderanno gli eventi.

Un momento della conferenza stampa di lunedì

Un momento della conferenza stampa di lunedì

L’attivazione di un tavolo di discussione, come ha anticipato il ministro Cancellieri, potrebbe infatti modificare drasticamente la situazione.

Purtroppo però non c’è alcun impegno scritto dal Governo, al riguardo, ma solo la volontà verbale espressa dal Ministro Cancellieri la scorsa settimana prima ai sindacati e poi al suo collega Renato Balduzzi, ma nulla più.

Un impegno che per ora non ha avuto seguito, al quale però si aggrappano gli amministratori comunali di Alessandria perché solo con un impegno reale del Governo di potrebbero evitare centinaia di licenziamenti.

Da Roma, però, nessuno si è fatto ancora vivo e per evitare che questo impegno rimanga solo una mera intenzione senza seguito, Rita Rossa ha deciso di convocare una conferenza stampa e attraverso questa sollecitare il Governo ad agire.

La drammaticità della situazione si nota dalla presenza alla conferenza stampa di lunedì mattina, della Giunta comunale a testimonianza della gravità in cui versa Alessandria. Rita Rossa ha voluto i suoi collaboratori presenti, anche se poi (Ferralasco a parte) nessuno ha aperto bocca.

Non si convoca una conferenza stampa solo per dire che il Comune si prende una pausa di 10 giorni e tiene provvisoriamente  fermi, in questo lasso di tempo,  tutti i provvedimenti relativi alle Partecipate:  era sufficiente un comunicato stampa per dire questo o al limite la presenza solo del primo cittadino; invece Rossa li ha voluti tutti presenti per rimarcare la gravità del momento, resa ancora più drammatica dall’assenza di risposte da Roma.

“Dopo la disponibilità del ministro Cancellieri ad affrontare il problema di Alessandria – ha detto Rita Rossa – mi aspettavo una telefonata del ministro che invece non c’è stata; mi aspettavo il giusto seguito alle promesse fatte ai sindacati nell’incontro della scorsa settimana a Roma o una risposta alla mia lettera, ma invece non è arrivato nulla.”

Il primo cittadino rimarca la necessità di fare presto: “stiamo lavorando a nuove ipotesi di Bilancio riequilibrato, stiamo lavorando per cambiare le norme, abbiamo idee e proposte ma se non viene allestito questo tavolo auspicato dal Ministro, tutto è inutile e la situazione sarà ancora più grave. Abbiamo bisogno ci nuove disposizioni di legge e anche di capire come muoversi perché il funzionamento delle Società partecipate si basa su norme del Codice civile per cui non sappiamo se anche con nuove norme sarà possibile modificare la situazione. L’unica certezza è che nulla potrà rimanere come prima, perché il  sistema di Alessandria va riformato e  vanno effettuate analisi sui costi dei servizi. Il mio rammarico è che non ho avuto comunicazioni ufficiali. Bisogna rendersi conto che o arrivano da Roma atti concreti o c’è il rischio che i servizi non possano essere mantenuti.”

Altro aspetto non secondario il fatto che il ministro Cancellieri ormai è precario e da un momento all’altro può entrare in carica un nuovo Governo: se il tavolo è già stato istituito o è in via di istituzione il progetto va avanti, in caso contrario per Alessandria potrebbe essere la fine.

15 aprile 2013