Venerdì 19 aprile alle ore 21 al Salone Tartara di piazza Castello l’Assessorato alla Cultura di Casale Monferrato e l’Associazione Amici della Biblioteca presentano lo spettacolo teatrale “Fiori Bianchi” prodotto dal Teatro della Nebbia, i cui testi sono tratti dal libro Malapolvere di Silvana Mossano.

. Registi dell’opera, ad ingresso gratuito, sono Lara Miceli e Fabio Fazi, già interpreti della fortunata commedia Gente di facili costumi.

«Uno spettacolo non deve solo intrattenere il pubblico, ma anche aiutarlo a riflettere sulle problematiche che ci circondano – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Giuliana Romano Bussola – Non possiamo che ringraziare l’impegno sociale del Teatro della Nebbia, incoraggiando il messaggio di speranza che intendono mandare alle nuove generazioni».

«L’idea di proporre uno spettacolo sull’amianto – dice l’autrice Lara Miceli – mi venne un paio d’anni fa, leggendo Malapolvere, e pensai che da quel testo volevo trarre le testimonianze da portare in scena. Idea dopo idea, è nato Fiori bianchi, che ho così intitolato perché, durante la manifestazione nella Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto, un corteo di centinaia di persone ha deposto dei fiori bianchi sulla rete che delimita lo spazio dove un tempo sorgeva lo stabilimento dell’Eternit. L’ho trovata una cosa molto dolce…e anche molto amara».«Abbiamo voluto proporre il tema dell’amianto anche se non è semplice, perché è purtroppo vicino al vissuto di tutti noi – ha continuato Lara Miceli – Si coinvolgono migliaia di persone con il loro vissuto di tragedia, morte, disperazione, ma io credo che ci sia sempre una luce in fondo al tunnel, credo che si possa lottare e sperare almeno di creare un mondo più pulito per i nostri bambini. Ed è proprio per lanciare questo messaggio che ho chiesto alla mia collega, la violoncellista Erika Patrucco, di accompagnare gli attori con il suo coro di bambini e adolescenti. I canti sono scritti da Giulio Castagnoli, compositore, espressamente sul dramma dell’amianto. E proprio la presenza dell’Opera Ragazzi, pur affrontando un tema tanto forte, vuole essere una piccola luce di speranza, poiché la presenza di questi giovani ci dice che un mondo migliore è possibile, che tante morti non saranno inutili solo se potremo offrire ai giovani un futuro più pulito. In tutti i sensi».

 18 aprile 2013