“Il dissesto non deve uccidere Alessandria”. Il sindaco Rita Rossa lo ha ripetuto a iosa, ma abbiamo cercato di capire cosa significhi veramente, per la città, questo intendimento.

Ce lo spiega la stessa Rita Rossa, lanciando un messaggio di speranza a tutti gli alessandrini attraverso il suo nuovo programma di mandato approvato dalla Giunta Comunale appena rifatta.

“Le azioni che dovranno condurre all’approvazione di un bilancio stabilmente riequilibrato – dichiara Rita Rossa – rischiano di determinare influenze particolarmente importanti sulla fase di definizione e di attuazione del Programma di mandato fino al 2016 ma il bilancio stabilmente riequilibrato non può essere raggiunto solo con manovre di natura contabile, ma dovrà richiedere un impegno straordinario sul terreno dell’assetto dei servizi (rivolti all’esterno e all’ente), delle forme di gestione, della messa in campo di strumenti di partenariato pubblico-privato-terzo settore, dell’organizzazione dell’Ente e delle sue partecipate.”

Secondo Rita Rossa bisogna evitare che le politiche del risanamento abbiano il sopravvento sulle decisioni di governo partecipato che è indispensabile mettere in campo.

“Non è possibile pensare – aggiunge il sindaco di Alessandria – che le manovre, pur indispensabili, di rientro dall’indebitamento formatosi in questi ultimi anni, determinino l’uccisione delle residue speranze di ripresa di una città allo stremo delle forze.

Il risanamento finanziario del Comune di Alessandria deve essere vissuto come un’opportunità d’innovazione e deve essere accompagnato da tenaci e sistemiche politiche d’investimento che possano permettere d’invertire il drammatico trend orientato al declino economico e occupazionale per dare nuove prospettive ai nostri giovani ed elementi di maggiore sicurezza per gli occupati; per ridare opportunità alle nostre imprese private e cooperative e prospettive di attività per l’importante rete di professionisti che caratterizza la nostra città. Ecco, allora, che non possono esserci due tempi: risanamento e sviluppo debbono essere integrati. Non può esserci la prima fase e la seconda, perché le conseguenze della sola prima fase di politiche di rientro dall’indebitamento sarebbero così deleterie sulla situazione della città, delle famiglie, delle imprese, da mettere in discussione l’esistenza delle forze necessarie per affrontare la seconda.”

 

IL RILANCIO PARTE DAL PONTE MEIER E DA BORGO ROVERETO



ponte meier -IIn pratica Rita Rossa vuole accompagnare il risanamento del debito senza rinunciare ad investire, ma non avendo soldi per farlo, punta a quei progetti già finanziati come il ponte Meier i cui lavori hanno già preso il via e soprattutto il maxi intervento di riqualificazione di Borgo Rovereto che darà una valorizzazione a questa parte della città che insieme alla Cittadella rappresenta per ora una delle poche possibilità di sviluppo che ha il Comune di Alessandria. Questo è forse l’unico progetto dove le idee di Rita Rossa collimano con quelle dell’ex sindaco Piercarlo Fabbio.

Nel frattempo la parola d’ordine è “resistere” e continuare a mantenere le manifestazioni consolidate come ad esempio “Floreale” che pur trasferita ai giardini e sicuramente allestita in tono molto minore rispetto al passato,  ha riscosso ugualmente un ampio successo.

Ecco allora l’importanza di mantenere in vita le manifestazioni per non far morire la città. Iniziative  allestite magari in tono minore, sicuramente con meno dispendio di soldi ma organizzate ugualmente, perché cancellarle sarebbe come far morire Alessandria. In quest’ottica rientra il recupero del teatro Comunale:  “uno dei nostri impegni prioritari – conclude Rita Rossa – sarà la ricerca di partnership nel settore pubblico o in quello privato finalizzate al completamento della bonifica ed al recupero della funzionalità del Teatro Comunale entro l’anno 2015.”

 28  aprile 2013