La frase, gravissima, che fotografa la situazione di Alessandria, l’ha detta il sindaco Maria Rita Rossa, durante l’ultima conferenza stampa ed è lo specchio di un dissesto che non è più solo finanziario, ma si ripercuote sull’occupazione e, a cascata, sul commercio, sull’artigianato e sull’industria, ma soprattutto sui servizi.

Mentre viene confermata la possibilità di un drastico taglio del 25% tra i lavoratori del Comune e delle Società Partecipate, il primo cittadino di Alessandria ha messo a nudo la gravissima situazione in cui si trova l’Amiu, con i suoi oltre duecento lavoratori.

“L’aspetto più grave – dice Rita Rossa – è che negli ultimi tre anni il Comune ha incassato oltre 52 milioni di euro per la tassa sulla spazzatura che dovrebbe coprire i costi per il servizio di raccolta rifiuti effettuato appunto dall’Amiu, ma non li ha mai ‘girati’ alla Società Partecipata che si è trovata in ginocchio. Il risultato è che l’Amiu, oggi, non è più in grado, ad esempio, di pulire le strade perché ha quasi tutti i mezzi pignorati, non ha spazzatrici, non ha soldi per acquistare il gasolio ed è in una situazione gravissima.”

Il futuro dell’Amiu, adesso, è legato al nuovo contratto di raccolta dei rifiuti sul territorio comunale per cui è stato predisposto un bando: “alla società che subentrerà in questo servizio – conclude il sindaco di Alessandria – abbiamo imposto l’obbligo di accettare il mantenimento di tutti i livelli occupazionali riferiti alle categorie più basse che dovrebbero continuare a percepire lo stipendio attuale; questa regola, però, non vale per i livelli più alti che avranno sicuramente lo stipendio decurtato.”

Il primo cittadino di Alessandria ha annunciato che al vincitore della gara per la raccolta dei rifiuti chiederà di migliorare la raccolta differenziata anche con il ripristino del servizio porta a porta.

14 aprile 2013