La crisi favorisce il dilagare della criminalità ed è sempre più difficile trovare rimedi per garantire la sicurezza della popolazione. Un quadro aggiornato sulla situazione e su quello che si potrebbe fare, lo fornisce il Questore di Alessandria, Filippo Dispenza, che è andato oltre ai dati statistici illustrati dalla Polizia durante l’ultima conferenza stampa di giovedì scorso, ma ha lanciato un vero e proprio appello alla popolazione.

Il Questore Filippo Disepnza

Il Questore Filippo Dispenza

“Ci sono questioni a cui stiamo dedicando grande attenzione – dice il Questore – oltre ai massicci controlli nei confronti dei “Compro oro” alcuni dei quali rischiano di diventare dei bancomat per i ladri che portano oggetti d’oro e ne ricevono in cambio denaro contante, abbiamo posto maggiore attenzione alle Sale Gioco alle videolotterie. Questo perché ci sono persone che si rovinano col gioco, che spendono tutto lo stipendio e poi non hanno di che pagare il mutuo. Forse bisognerebbe limitare l’attività delle sale gioco, riducendone l’orario perché al mattino si favorisce la presenza degli studenti che non vanno a scuola e dei pensionati.”

Altro problema non di poco conto, secondo il Questore, sono gli anziani soli e la scarsa partecipazione dei vicini di casa che dovrebbero interessarsi maggiormente a quello che succede nel loro condominio o nelle abitazioni adiacenti.

Il questore si riferisce soprattutto alle truffe messe in atto ai danni di anziani pensionati che vivono da soli e che, incautamente, fanno entrare nelle loro abitazioni falsi vigili urbani, addetti del gas o di altro genere che approfittano della loro buona fede per depredarle di oro, gioielli e dei ricordi a loro cari.

“E’ mai possibile – ha concluso Filippo Dispenza – che non esista più il controllo sociale e civile dei vicini di casa? E’ mai possibile che non ci sia un po’ di più di senso civico e che la gente non si accorga mai di nulla? Visto che Alessandria è colpita da questi fenomeni di truffa invito i cittadini a controllare maggiormente quello che accade intorno a loro e a chiamare i numeri gratuiti 112 e 113.”

 13 gennaio 2013