Che cosa succede di notte a Tortona? Da una decina di giorni, infatti, poco prima dell’una e anche dopo, in diverse zone della città, vengono avvertiti botti di notevole intensità, boati che a volte svegliano persino la gente. A quanto sembra, secondo alcune testimonianze, fanno in alcuni casi addirittura vibrare i vetri delle finestre.

All’inizio non abbiamo dato molto peso al fatto, perché poteva trattarsi di scoppi di petardi o atti di vandalismo, ma negli ultimi giorni gli episodi sono stati sempre più frequenti: scoppi anche di forte intensità sono stati avvertiti più o meno sempre alla stessa ora in via Bandello, in corso Romita, in corso Alessandria, persino nella centralissima via Carducci e in altri quartieri.

In genere si verificano sempre verso l’una di notte: spesso, un boato molto forte e poi nulla. In alcuni casi però i botti si susseguono anche successivamente.

Venerdì sera ne sono stati avvertiti due in rapida successione, sempre verso l’una.

Tuttavia né i carabinieri né i vigili urbani hanno ricevuto segnalazioni in merito e si sono dichiarate all’oscuro di tutto.

Eppure i boati sono stati chiaramente avvertiti non solo da alcuni giovani che girovagavano per le vie della città, ma anche da molte altre persone all’interno delle loro abitazioni.

La domanda che si pongono tutti è: che cosa succede?

 

UNA PICCOLA INDAGINE

Con l’aiuto delle segnalazioni pervenute in redazione, abbiamo cercato di capire la provenienza di questi scoppi che rompono il silenzio notturno.

Difficile, secondo le nostre fonti, prendere in considerazione l’ipotesi di aerei che solcano i cieli: troppo flebile il rumore rispetto a quello di un’eventuale rottura del muro del suono; inoltre i boati non vengono avvertiti da tutti, come accadrebbe in tale ipotesi. Infine in alcune zone sono più forti ed intensi che altrove.

Esclusa anche l’idea di atti di vandalismo o persone che girano per la città facendo scoppiare petardi: troppo forte il rumore segnalato per essere associato a quello di semplici fuochi d’artificio. Inoltre qualcuno avrebbe probabilmente notato strani movimenti lungo le strade.

Un’ipotesi formulata è stata quella della stazione ferroviaria, che è ubicata più o meno alla stessa distanza dalle zone in cui ci sono giunte le segnalazioni, ma la Polfer da noi interpellata si è dichiarata all’oscuro di tutto: “A noi non risulta nulla – ci hanno detto gli agenti della Polizia ferroviaria – né segnalazioni in merito, né lavori notturni.”

Si è quindi pensato a un’ipotetica fonte in prossimità di essa. Vicino alla stazione, infatti, a poche centinaia di metri di distanza, c’è la discarica dei rifiuti con l’impianto di biogas per la fermentazione della frazione organica, ma i dirigenti della SRT (la Società Pubblica per il Trattamento e Recupero dei Rifiuti), che gestisce la discarica di Tortona, ci ha confermato che gli impianti di notte sono chiusi.

 

LE DUE IPOTESI FINALI

A questo punto, escluse idee fantasiose, rimarrebbero in piedi due ipotesi: lavori notturni legali o abusivi.

Ipotesi anche suffragata dal fatto, che i botti, sempre secondo le numerose testimonianze raccolte, sarebbero stati avvertiti per la prima volta l’8 ottobre, cioè un lunedì, giornata in cui solitamente si iniziano dei lavori. Inoltre non ci sono stati segnalati rumori nel fine settimana e ciò avvalorerebbe l’ipotesi di esplosioni legate a cantieri di qualche tipo.

E chi lavora di notte nei cantieri? Legalmente lo fanno gli addetti dell’autostrada: e infatti ci è giunta notizia che, proprio in questo periodo, siano in corso lavori notturni, anche di una certa rilevanza, ad un cavalcavia dell’autostrada Milano – Genova, situato a breve distanza dalla discarica dei rifiuti. Purtroppo gli uffici preposti non ci hanno confermato l’uso dell’esplosivo per questi lavori e, a causa del week-end, potranno fornirci informazioni solo all’inizio della prossima settimana.

L’ultima ipotesi plausibile rimane quella di altri lavori notturni, probabilmente abusivi, a qualche cava o altro della zona. Su ciò non è esclusa un’indagine da parte delle Forze dell’ordine.

Nei prossimi giorni, con ogni probabilità, seguiranno aggiornamenti sul nostro quotidiano.

 20 ottobre 2012

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