Edoardo Piacentino

Si svolgerà venerdì, alle 15, nella parrocchia di Santa Maria assunta il funerale di Edoardo Piacentino, il ragazzo di 15 anni residente in paese, ucciso martedì mattina da un treno in corsa mentre attraversava i binari della stazione di Pontecurone.

La Procura della Pepubblica di Tortona, infatti, nella giornata di martedì ha concesso il nulla osta alla celebrazione del rito funebre. A celebrare l’omelia sarà del parroco de paese, don Paolo Caorsi. Per giovedì alle 20,30, sempre in parrocchia, invece, verrà recitato il rosario.

La notizia della morte del ragazzo, ha scosso non solo la Comunità di Pontecurone, dove era molto conosciuto ma anche tanti ragazzi di Tortona. Edoardo infatti frequentava il primo anno del corso di addetto alle vendite al Ciofs il Centro di formazione professionale in via Giancarlo Pernigotti, dopo che lo scorso anno aveva ultimato con successo un corso di formazione sul lavoro, sempre al Ciofs.

“Questa mattina –ha detto il direttore della scuola Antonio Simone – in tutte le classi abbiamo iniziato le lezioni con un minuto di silenzio in sua memoria. Era un ragazzo che non passava inosservato, molto vivace, che aveva già deciso di lasciare la nostra scuola per iscriversi all’istituto Maserati di Voghera, ma qui era conosciuto da tutti. Parteciperemo al funerale con una folta delegazione di studenti ed insegnanti.”

Intanto nella zona, in questi giorni, non si parla d’altro: la notizia è arrivata in tutte le scuole superiori di Tortona portando sgomento tra i ragazzi che si domandano come sia potuta accadere una cosa simile.

I rilievi sembrano confermare che il ragazzo indossava le cuffie e a quanto pare anche a volume piuttosto elevato. E’ stato proprio a causa delle cuffiette che non ha sentito il rumore del treno che stava arrivando: poco prima di entrare in stazione, infatti, era stato visto da alcuni adulti che lo conoscevano e lo hanno salutato confermando che era così immerso nella musica da non accorgersi neppure di loro.

Edoardo non è riuscito neppure a vedere il treno che stava arrivando a causa della fitta nebbia ed è morto così, all’improvviso, probabilmente senza accorgersi di nulla.

24 ottobre 2012