Bradley Cooper e Zoe Saldana

Perché si sceglie di vedere un film piuttosto che un altro? I motivi sono diversi: a volte entra in ballo l’intuito. La scelta di vedere “The words” è stata fatta “al buio” nel senso che per la prima volta non avevo alcuna idea su quale film vedere e recensire questa settimana. Come fanno molte persone mi sono presentato davanti al cinema ed ho visto i cartelloni dei film in programmazione. Non sapevo neppure che genere di film erano e mi sono affidato alla qualità degli attori e all’istinto. E alla fine ho visto giusto perché “The Words” (le parole) è sicuramente un gran bel film.

A spingermi verso “The Words” è stato il protagonista della pellicola: Bradley Cooper che avevo apprezzato moltissimo in Limitless, un bravo attore, poliedrico, sguardo profondo, ottima recitazione. Un attore che non interpreta mai ruoli banali. E poi ha incuriosito anche l’attrice principale, Zoe Saldana, protagonista in Avatar.

Per non parlare anche degli attori secondari, tutti di primo livello a partire da Jeremy Irons (Le crociate, Eragon, Margin Call) per proseguire con Dennis Quaid ed Olivia Wilde. Insomma tutti buoni attori che recitano molto bene.

Dennis Quaid ed Olivia Wilde

Poi, anche se non lo faccio quasi mai, per fugare ogni dubbio sulla scelta,ho letto la prima riga della trama e ho capito che c’erano tutte le premesse per vedere un buon film. E così è stato, anzi, la sorpresa è stata ancora maggiore perché “The Word” si presenta come un film molto originale, dove realtà e finzione si intersecano tra di loro e dove, pur senza grandi azioni, la suspence è notevole.

Non aspettatevi, però effetti speciali o cose trascendentali: tutto si svolge in maniera anche abbastanza lenta, ma il dipanarsi della storia diventa sempre più complicato man mano che il film va avanti.

Un trama lineare che si ingarbuglia, si complica e diventa sempre più interessante con tre diverse coppie di attori incredibilmente bravi.

Non mi è piaciuto molto il finale, forse perché  mi aspettavo qualcosa di diverso, ma un film è come un’opera d’arte ed esprime quello che il regista ha dentro. Bisogna accettarla così com’é.

Grandi dialoghi con una frase epica che da sola vale tutto il film ed è riportata (ma non correttamente) anche sul cartellone “nella vita tutti facciamo delle scelte, difficile è conviverci”.

Una verità lapalissiana di cui spesso ci dimentichiamo.

Concludendo, siamo di fronte ad un bel film che probabilmente non avrà il successo che merita perché non pubblicizzato né sponsorizzato. Probabilmente sarà visto da pochi. Ed è un peccato.

Angelo Bottiroli



 22 settembre 2012