Il sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi, lancia l’allarme sulle nuove povertà cioè persone che fino a poco tempo fa vivevano una vita dignitosa o cosiddetta “normale” e all’improvviso sono diventati poveri.

“E’anche per questo motivo – dice il primo cittadino – che intendiamo fare tutto il possibile per evitare l’aumento di situazioni del genere. Un esempio? Siamo uno dei pochi Comuni che paga i fornitori a 60 giorni. Lo scorso anno abbiamo pagato 27 milioni di euro ai fornitori, al 20 settembre di quest’anno abbiamo già pagato 17 milioni ai fornitori. Questo significa che chi lavora con il Comune di Casale Monferrato può stare tranquillo perché i suoi soldi, almeno li riceve.”

Demezzi ha poi illustrato i risparmi operati dalla sua Amministrazione in questi ultimi mesi per fare in modo di non eguagliare le tristi situazioni di Alessandria e Tortona e garantire un bilancio sano: “Abbiamo ridotto i dipendenti comunali del 20% – aggiunge il sindaco – che sono passati da 312 a 250, ridotto da 8 a 6 i dirigenti e avviato la riorganizzazione dell’ente per unificare le segreterie ed alcuni settori. L’Imu non verrà più ritoccate abbiamo realizzato le isole ecologiche seminterrate senza aumentare la Tarsu. Ora dobbiamo inventare qualcosa per i servizi socio assistenziali anche per dare risposte alle nuove povertà, ai nuovi bisogni. Come sindaco incontro tutti i giorni molte persone prive dei beni primari casa, vitto, lavoro cioè elementi esenziali che forniscono dignità alle persone e di cui vengono privati, dobbiamo cercare di fare qualcosa per queste persone, per evitare che la situazione proliferi. Per questo motivo siamo aperti a tutti i contributi costruttivi che dovrebbero venire anche da minoranza.”

 27 settembre 2012