Lo circondano, gli rubano il portafoglio con 300 euro, il telefono cellulare e lo picchiano. Poi per consegnargli i documenti lo ricattano: “se non ci porti altri soldi, puoi scordarteli”.

Questo, secondo l’accusa quanto hanno fatto quattro italiani, giovedì pomeriggio e sera ad un nordafricano residente ad Alessandria che sono stati successivamente arrestati dagli agenti della squadra Volante della Questura.

Le manette sono scattate ai polsi di: Devid Mantoan di 30 anni, Sara Anedda, anche le 30enne, Andrea Scippa di 19 anni e Tomas Anedda, di 36 anni, tutti alessandrini residenti in città.

I quattro sono stati arrestati alle prime luci dell’alba di venerdì e sono ritenuti responsabili di vari reati, tra i quali lesioni e rapina.

Questa la ricostruzione dell’accaduto: gli Agenti della Squadra Volante della Questura, nella tarda serata di giovedì, su segnalazione telefonica fatta da un cittadino extracomunitario che asseriva di essere stato appena rapinato, sono intervenuti presso lo scalo ferroviario alessandrino ove ad attenderli vi era il marocchino il quale confermava di essere stato derubato, nel corso del pomeriggio, del borsello contenente un telefono cellulare, una somma di 300 euro e diversi effetti personali tra i quali anche i documenti di identità e di essere stato successivamente malmenato, in quanto, per la restituzione del maltolto, avrebbe dovuto consegnare altro denaro.

Dalla ricostruzione degli avvenimenti emerge infatti che le trattative coi quattro banditi, iniziate nel pomeriggio, si protraevano sino in serata quando, nei pressi di una struttura abbandonata situata all’interno dello scalo ferroviario di Alessandria, luogo ove sarebbe stata occultata la refurtiva, R.M. veniva nuovamente aggredito e percosso. Allontanatosi con il pretesto di andare a recuperare i soldi richiesti, il marocchino, verso le ore 22.10, avvisava la Sala Operativa che inviava tempestivamente personale delle Volanti.

Gli Agenti, con il concorso di personale della Sezione di Polizia Ferroviaria di Alessandria, giunti in loco hanno trovato all’interno della struttura indicata i quattro alessandrini che successivamente sono stati tutti riconosciuti dal nordafricano come i responsabili dei fatti accaduti.

Nel corso dell’operazione veniva rinvenuta quasi tutta la refurtiva ed i documenti personali sottratti allo straniero.

I quattro, già gravati da precedenti specifici in materia di reati contro il patrimonio, sono stati posti in stato di arresto: i tre uomini sono stati rinchiusi nel carcere di Alessandria mentre la donna in quello femminile di Vercelli.

 28 settembre 2012