Il Comune di Alessandria ha deciso di istituire l’Ufficio comunale del Turismo che, almeno sulla carta, è entrato in funzione sabato scorso, 1° settembre. Vi lavorano (o almeno dovrebbero farlo) sei persone. La sua costituzione è stata approvata con la determina n. 1315 del 20 agosto scorso a firma del direttore generale Orietta Bocchio.

Ad Alessandria esiste già l’Ufficio di Accoglienza Turistica, IAT, gestito dall’Aspal con sede in via dei Guasco 19, che fornisce informazioni e assistenza nella visita della città e del territorio provinciale circa i trasporti, le strutture ricettive, i percorsi culturali, naturalistici, enogastronomici e gli eventi e manifestazioni realizzate sul territorio. Lo Iat gestisce anche il museo del cappello Borsalino e il museo delle scienze.

L’ufficio turistico comunale invece sarà chiamato a gestire le funzioni che rimangono ancora in capo al Comune di Alessandria e cioè gestione integrata delle attività culturali museali e turistiche, programmazione e promozione negli eventi dei circuiti turistici e sviluppo dell’attrattività turistica della città.

Ad assolvere tutti questi compiti che come si può notare sono profondamente diversi da quelli affidati al personale Aspal che gestite il servizio di accoglienza turistica sono state chiamate ben 6 persone: Patrizia Bigi come dirigente del servizio, poi sono state assegnate Elisabetta Provera, Simonetta Giorsegno come responsabili dell’Ufficio e tre ulteriori dipendenti: Tiziana Pistarino, Barbara Amelotti ed Edis Gulisano.

Il nuovo servizio, almeno sulla carta è entrato in funzione il 1° settembre scorso, ma ad oggi nessuna comunicazione ufficiale è ancora giunta sulla costituzione del medesimo e sull’attività specifica che verrà svolta, né quale risorse eventuali l’ufficio potrà attingere e utilizzare.

Per ora si tratta di un cambiamento formale di ruoli e compiti da parte di alcuni dipendenti comunali.

I compiti però sono noti e sono quelli esposti legati cioè allo sviluppo del turismo in città. L’unico dubbio che emerge riguarda appunta ala concomitanza come l’Ufficio IAT dell’Aspal.

Dubbio legittimo, ad esempio se si vanno a visionare i compiti dei due uffici: sulla delibera del comune che assegna il personale al nuovo ufficio c’è anche scritto che tra i compiti dell’ufficio comunale del turismo c’è la “partecipazione al circuito delle Città d’Arte della Pianura Padana” mentre sul sito dello Iat gestito dall’aspal c’è scritto che “Allo sportello IAT, é possibile ritirare gratuitamente materiale divulgativo e promozionale sull’intero territorio regionale e sul circuito delle Città d’Arte della Pianura Padana.”

Ma chi si deve occupare di promuovere questo circuito di cui fa parte Alessandria? L’ufficio comunale del Turismo o lo IAT?

E’ uno dei possibili conflitti che potrebbero verificarsi avendo demandato a due diverse strutture la gestione e la promozione del turismo.

Visto che l’Aspal è stata messa in liquidazione, non si poteva raggruppare tutta la gestione del turismo in un ‘unico ufficio del Comune?

5 settembre 2012