Lo avevamo anticipato, ma la conferma ufficiale è arrivata lunedì mattina con la riunione della Giunta Regionale del Piemonte presieduta da Roberto Cota che recepisce, ma solo in parte, la sentenza della Corte costituzionale che dichiara illegittima la legge con cui é stato fatto il Piano di dimensionamento delle scuole, ma la recepisce solo dall’anno scolastico 2013/2014.

A settembre, quindi, a Tortona si inizia con l’obbrobrio approvato dal sindaco Massimo Berutti e dalla provincia di Alessandria, con la divisione della scuola media e la soppressione del terzo Circolo.

Poi in sede di revisione del Piano scolastico (la cui discussione potrebbe già avvenire entro dicembre 2012) si potrà modificare qualcosa, ma – attenzione – solo qualche aggiustamento.

“La cosa più importante è che manterremo i criteri per tutelare le piccole scuole di montagna, nelle aree collinari e marginali – sottolinea Alberto Cirio , assessore all’Istruzione della Regione Piemonte – Non abbiamo avuto bisogno di stravolgere i criteri approvati lo scorso ottobre dal Consiglio Regionale perché ci eravamo già discostati dalle prescrizioni della Finanziaria, decidendo per un dimensionamento “alla piemontese”, tarato sulle esigenze del nostro territorio. La sentenza della Corte Costituzionale ci permette di rendere quei criteri ancora più a nostra misura, quindi sottoporremo al Consiglio una proposta di modifica al Piano di dimensionamento che oggi ha avuto il parere favorevole della Conferenza regionale per il diritto allo studio e l’approvazione della Giunta”.

I nuovi criteri saranno validi a partire dall’anno scolastico 2013-2014.

Per quanto riguarda i nuovi Istituti comprensivi , che accorperanno scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1^ grado (fondendo le attuali direzioni didattiche e scuole secondarie di I grado), il numero degli iscritti non dovrà più essere di minimo mille (come previsto dalla Finanziaria 2011), ma sarà sufficiente che tale cifra sia garantita come media in ogni provincia.

Ciò significa che potranno nascere anche Istituti Comprensivi con un numero inferiore di iscritti, purché ce ne siano altri con più alunni che compensino la media a livello provinciale.

La priorità negli accorpamenti riguarderà innanzitutto le istituzioni scolastiche sottodimensionate, cioè quelle con meno di 600 alunni in pianura e 400 in montagna.

Quindi teoricamente il Terzo Circolo potrebbe ritornare autonomo pur con meno di mille alunni, il problema è che non avrà la scuola media e dovrebbe fare riferimento alla “Luca Valenziano”.

 2 luglio 2012