“Per la prima volta tutto il Gruppo Intesa San Paolo sciopera per un’intera giornata, il 2 Luglio, e ci aspettiamo un’adesione pressoché totale con la chiusura delle filiali della Provincia”.

Così Marta Mancuso, della segreteria provinciale e regionale della Fiba Cisl, (Federazione Bancari e Assicurativi) che spiega: “Le motivazioni sono semplici, seppur in un contesto che sappiamo essere complesso e difficile. L’azienda vuole trasferire totalmente sui dipendenti i maggiori oneri derivanti dalla Riforma Fornero, che ha di fatto vanificato i previsti risparmi di 250 milioni di Euro che si sarebbero ottenuti con un precedente accordo sugli esuberi”.

Quest’ultimo è stato firmato il 29 luglio del 2011, quando il Ministro Fornero era vice presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa San Paolo.

“L’obiettivo – precisa – resta effettuare questi risparmi riducendo completamente gli accordi aziendali, richiedendo la sospensione dell’attività, cioè a casa qualche giorno senza stipendio, e chiudendo 1000 sportelli; praticamente tutto l’onere del precedente piano industriale è a carico dei soli dipendenti”.

In provincia di Alessandria sono 44 i punti operativi interessati, che occupano più di 400 dipendenti.

“Non possiamo accettare questa impostazione da un Gruppo solido e ben patrimonializzato – conclude Marta mancuso – che deve ripartire i tagli iniziando dall’alto e cioè ad esempio dai 189 posti nei vari consigli di amministrazione, dagli stratosferici stipendi del Top management o dalle consulenze milionarie. Non è demagogia, ma in un momento di sacrifici tutti devono assumersi le proprie responsabilità e non, con semplici colpi di spugna, far pagare sempre gli ultimi.”

1° luglio 2012