Giorgio Magni è uno dei due tortonesi che hanno fatto ricorso al Tar per l’ex mercato Coperto e palazzo leardi. Ricordo bocciato dai giudici del Tar che hanno asserito che Magni non è tortonese e non possiede immobili nel Comune di Tortona, quindi non aveva alcun interesse a presentare il ricorso. Magni però sostiene il contrario.

Ecco, di seguito il testo della lettera:

 

Egregio Direttore,

in riferimento alla sentenza del T.A.R. sul piano delle alienazioni degli immobili del Comune di Tortona, vorrei fare alcune precisazioni inerenti ad alcune curiose inesattezze contenute nel testo della suddetta sentenza.

Apprendo dalla sentenza di “non essere residente a Tortona e di non possedere immobili in questa città.”

In realtà sono residente a Tortona (non a Rivalta Scrivia o Torre Garofoli) dalla nascita e sono proprietario di beni immobili ubicati in città! Mi chiedo come sia possibile che tre giudici abbiano commesso un così banale e ridicolo errore.

Forse si sono “fidati” solo delle informazioni fornite della controparte e, nell’ansia di non entrare nel merito del ricorso, hanno agito con superficialità senza controllare i dati presentati con precisione dal mio legale e dal sottoscritto?

In modo estremamente sintetico vorrei riportare alcune delle osservazioni, (in realtà erano molto più dettagliate ed articolate) che avevo consegnato ribattendo punto a punto, su quanto scritto nel bando integrale di vendita.

• Avevo segnalato, da tortonese, l’interesse storico-culturale che ha il Palazzo Leardi (ai sensi degli articoli 10 e 12 del D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42);

• avevo segnalato, da tortonese, che la “privatizzazione” di Piazzetta Sacco avrebbe comportato la perdita definitiva di un piccolo ma comodo parcheggio, utile a chi intende avvicinarsi al centro storico cittadino per le più svariate esigenze;

• avevo segnalato, da tortonese, che l’area del mercato coperto è ad alto rischio  archeologico come indicato dalle carte storiche, dai recenti ritrovamenti dell’adiacente Piazza Tito Speri e dal ritrovamento di quello che poteva essere il più vasto ed importante sito archeologico tortonese, andato distrutto per costruire il supermercato Esselunga.

Puntualizzo che il T.A.R. non si è pronunciato sulla procedura amministrativa, e che il  Sindaco e la sua Amministrazione hanno, di fatto, ammesso l’errore ripubblicando, correttamente, mesi dopo, all’Albo Pretorio l’alienazione degli immobili oggetto del ricorso.

Concludo con una domanda (retorica) da rivolgere al neo Presidente del T.A.R. Balucani, al primo referendario Ravasio, al referendario Sabino Limongelli: dall’alto della loro sentenza, che mi etichetta come non residente a Tortona, posso non pagare le prossime rate dell’I.M.U?

Cordiali saluti

Giorgio Magni (tortonese)



 27 luglio 2012