Dopo tre giorni con la gente in strada a bloccare gli espropri, lunedì c’è il rischio possano scoppiare degli incidenti tra forze dell’ordine e manifestanti.

Attraverso un passa parola e comunicazioni tramite email, il popolo dei No-Tav si sta preparando alla lotta ad oltranza.

“Da lunedì si campeggia”. E’ questo uno dei primi messaggi postati sulla bacheca Facebook del Movimento No Tav dopo che è iniziata a circolare la notizia sul decreto del Tar che respinge la richiesta di sospensiva degli espropri, avanzata dai proprietari dei terreni interessati e dal Movimento.

Da lunedì i tecnici incaricati da Cociv potranno quindi avviare quegli espropri che per tre giorni consecutivi sono stati bloccati con tante persone a fare da blocco

A Serravalle, in località Libarna, devono essere ancora eseguiti circa 15 espropri. Ad Arquata saranno molti di più, concentrati in zona Moriassi, Vaie, Redimero, Rigoroso. “Il morale resta alto”, assicurano i manifestanti. Ma la stanchezza, dopo i primi quattro giorni di presidio, inizia a farsi sentire.

Da lunedì è in programma un presidio permanente, una sorta di “campeggio”.

Nei giorni scorsi per fortuna non ci sono stati scontri: decine di persone si erano sistemati in prossimità dei terreni espropriati dal Cociv ed hanno impedito ai dipendenti di prendervi possesso.

Il Cociv ha soprasseduto in attesa dell’esito del ricorso al TAR, ma adesso andrà avanti spedito e se i manifestanti impediranno ancora gli espropri potrebbe intervenire anche la Polizia.

 15 luglio 2012