Erano esattamente 34 anni che non si vedeva un film musicale che può essere paragonato al famosissimo “Grease”.

In Rock of Ages le musiche non sono originali, certo, ma le canzoni scelte dall’autore sono qualcosa di veramente eccezionale.

Gli amanti del musical non possono certamente perdersi un film di questo genere dove i brani musicali (e non soltanto quelli rock) ti mettono addosso una carica di adrenalina incredibile.

Il film è del classico genere musicale dove le canzoni occupano il 70% dello spazio, ma che canzoni! La rama forse è un po’ scontata, ma in un film dove l’ambientazione, i balletti, le scenografie sono tutte molto apprezzabili, non si può certamente pretendere.

Diretto da Adam Shankman, arriva al cinema Rock of Ages, adattamento dell’omonimo musical scritto da Chris D’Arienzo (qui in veste di produttore esecutivo e sceneggiatore).

La storia è quella di Sherrie, ragazza di provincia, di Drew, ragazzo di città, e del loro incontro sul Sunset Strip.

Ma anche del significato che aveva, per le band degli anni ’80, il raggiungimento del successo. A fare da colonna sonora al film, le note di Def Leppard, Journey, Foreigner, REO Speedwagon, Twisted Sister e di molti altri. Musiche che i “vecchi” come il sottoscritto ricorderanno senz’altro, ma musiche che piaceranno sicuramente anche ai giovani.

I due principali protagonisti

Il paragone con “Grease” non è irriverente e prende spunto, oltre che dai balletti tipici di quel film – qui riproposti quasi nella stessa veste (vedasi quello della Zeta Jones all’interno della chiesa) ma è calzante soprattutto per la presenza della protagonista femminile, Julianne Hougt, già protagonista di Burlesque che ricorda moltissimo la Olivia newton John di Grease, persino nelle movenze.

La differenza con Grease è che Rock of Ages vive anche della grandezza di un Tom Cruise eccezionale nell’interpretare la parte di Stace Jaxx, icona del rock.

Una parte incredibile quella di Cruise che da sola vale il prezzo del biglietto.

Il film è bello, entusiasmate, coinvolgente per chi ama la musica e ricco di spunti. Che dire ancora?

 Angelo Bottiroli


30 giugno 2012