Il Comune di Valenza ha deciso di istituire gli ORTI URBANI, piccoli appezzamenti di terreno dati in affidamento ai cittadini affinchè vi possano coltivare ortaggi e frutta.

”Vista la crisi economica e occupazionale che non solo la nostra comunità ma tutto il Paese sta vivendo – dice il vice sindaco Paolo Soban – come amministrazione comunale abbiamo pensato che questa potrebbe essere un ulteriore soluzione per andare incontro alle esigenze dei nostri concittadini. Questi terreni verrebbero concessi gratuitamente (salvo eventuali piccole spese da quantificare) ai richiedenti, selezionati in base ad un regolamento che verrà predisposto per la loro gestione. Questo regolamento verrà redatto grazie alla collaborazione dei consiglieri comunali con precise norme alle quali gli affidatari dovranno attenersi. Verranno indicate le metrature concesse, e stabiliti i criteri di punteggio per stilare una graduatoria.”

 

Il terreno individuato per questo progetto si trova nelle immediate adiacenze della piscina comunale, vicino al torrente Grana in zona Fogliabella: è di proprietà del Comune di Valenza e misura 7.130 metri quadrati. Il sito in questione è stato scelto tra diverse opzioni perchè ritenuto particolarmente adatto all’iniziativa in quanto pianeggiante e vicino ad un percorso d’acqua.

 

”Pensiamo di caratterizzare questo progetto – conclude Soban – inserendo alcune iniziative particolari, come quella “Nonni-Nipoti”, cioè prevedendo la possibilità, (quindi favorendo nel punteggio) coloro la cui richiesta venga fatta congiuntamente da un nonno insieme al nipote. Questo allo scopo di far capire ai piccoli il valore della terra, e dare la possibilità ai nonni di insegnare loro una nuova attività. Il sapere che si tramanda. All’interno del perimetro dedicato all’iniziativa vogliamo individuare un’area riservata all’associazione Vivere Insieme di Valenza (gruppo volontari assistenza handicappati), affinché i ragazzi portatori di handicap possano anche loro, seguiti da operatori sanitari e da alcuni volontari, svolgere attività motorie di semina e giardinaggio all’interno degli orti. Un altra idea che vogliamo portare avanti è quella di organizzare in seguito anche dei “Laboratori” dedicati alle scuole cittadine per avvicinare i ragazzi al contatto con la natura, dove potere tenere delle lezioni di educazione ambientale. Un modo per spiegare loro da dove vengono gli ortaggi che trovano sui banchi dei supermercati, nonché capire la stagionalità della verdura e della frutta che al giorno d’oggi è andata persa.”

26 aprile 2012